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Tesina di maturità ipertestuale e multidisciplinare presentata all'esame per ITIS.
L'Ottocento è stato indubbiamente un secolo di grande innovazione nell'ambito scientifico e tecnico. Nella mia tesina ho trattato solo alcune delle numerose scoperte che hanno permesso all'uomo di compiere notevoli passi avanti e migliorare sensibilmente le proprie condizioni di vita. Con le equazioni di Maxwell ad esempio si compì il passaggio dalla fisica classica a quella moderna mentre nell'ambito della chimica vennero realizzati dispositivi (le pile e le batterie) in grado di generare una corrente continua la cui intensità rimane costante nel tempo. La pila di Daniell venne utilizzata per alimentare il telegrafo, primo mezzo di comunicazione che eliminava le distanze. Nell'ambito della biologia l'introduzione della teoria evoluzionistica di Darwin mise in crisi definitivamente quella della creazione divina.
Tali innovazioni tecnico-scientifiche ebbero origine soprattutto in Inghilterra dove, dalla fine del Settecento, si assisteva alla Rivoluzione Industriale: questo fenomeno non aveva solo trasformato radicalmente il modo di produzione ma aveva avuto delle importanti conseguenze sociali che inizialmente potevano far pensare ad un incessante progresso dell'umanità . Le classi sociali più elevate ne avevano infatti tratto notevoli benefici economici, anche se i lavoratori precipitavano pericolosamente nella miseria più profonda. Le condizioni di vita degli operai peggiorarono a seguito dell'inurbamento di masse di contadini in cerca di impiego, fenomeno che abbassava il costo della manodopera e riduceva i salari. Intere famiglie di operai vivevano in case dormitorio prive di servizi igienici e in condizioni di precarietà economica; ampiamente sfruttato era anche il lavoro minorile, per cui molti adolescenti non usufruivano del diritto all'istruzione e crescevano deboli e malati. Di fronte alla situazione sociale descritta si può parlare di effettivo progresso?
Lentamente gli operai presero coscienza di essere l'anello fondamentale della produzione e, di conseguenza, cercarono di partecipare più attivamente alla vita politica: proprio in questo momento iniziarono le lotte con cui gli operai volevano ottenere un maggior peso politico e volevano migliorare le condizioni di vita dei lavoratori.
A tal proposito i primi provvedimenti presi in diversi paesi europei (Italia compresa) contro il lavoro minorile risalgono proprio alla metà dell'Ottocento ma condussero a risultati solamente parziali: fino al 1902 in Italia potevano lavorare bambini dell'età di nove anni. L'analisi del contesto storico ottocentesco sottolinea dunque l'esistenza di numerose contraddizioni che mettono in crisi l'idea di progresso; la lettura di alcune opere letterarie mi ha portato a considerazioni analoghe nell'ambito della cultura europea e della letteratura italiana.
07/10/22, 21:46 Introduzione
Introduzione
L’Ottocento è stato indubbiamente un secolo di
grande innovazione nell’ambito scientifico e
tecnico. Nella mia tesina ho trattato solo alcune
delle numerose scoperte che hanno permesso
all’uomo di compiere notevoli passi avanti e
migliorare sensibilmente le proprie condizioni
di vita. Con le equazioni di Maxwell ad
esempio si compì il passaggio dalla fisica
classica a quella moderna mentre nell’ambito
della chimica vennero realizzati dispositivi (le
pile e le batterie) in grado di generare una
corrente continua la cui intensità rimane
costante nel tempo. La pila di Daniell venne
utilizzata per alimentare il telegrafo, primo
mezzo di comunicazione che eliminava le
distanze. Nell’ambito della biologia
l’introduzione della teoria evoluzionistica di
Darwin mise in crisi definitivamente quella
della creazione divina.
Tali innovazioni tecnico-scientifiche ebbero
origine soprattutto in Inghilterra dove, dalla
fine del Settecento, si assisteva alla
Rivoluzione Industriale: questo fenomeno non
aveva solo trasformato radicalmente il modo di
produzione ma aveva avuto delle importanti
conseguenze sociali che inizialmente potevano
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far pensare ad un incessante progresso
dell’umanità. Le classi sociali più elevate ne
avevano infatti tratto notevoli benefici
economici, anche se i lavoratori precipitavano
pericolosamente nella miseria più profonda. Le
condizioni di vita degli operai peggiorarono a
seguito dell’inurbamento di masse di contadini
in cerca di impiego, fenomeno che abbassava il
costo della manodopera e riduceva i salari.
Intere famiglie di operai vivevano in case
dormitorio prive di servizi igienici e in
condizioni di precarietà economica;
ampiamente sfruttato era anche il lavoro
minorile, per cui molti adolescenti non
usufruivano del diritto all’istruzione e
crescevano deboli e malati.
Di fronte alla situazione sociale descritta si può
parlare di effettivo progresso?
Lentamente gli operai presero coscienza di
essere l’anello fondamentale della produzione
e, di conseguenza, cercarono di partecipare più
attivamente alla vita politica: proprio in questo
momento iniziarono le lotte con cui gli operai
volevano ottenere un maggior peso politico e
volevano migliorare le condizioni di vita dei
lavoratori.
A tal proposito i primi provvedimenti presi in
diversi paesi europei (Italia compresa) contro il
lavoro minorile risalgono proprio alla metà
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dell’Ottocento ma condussero a risultati
solamente parziali: fino al 1902 in Italia
potevano lavorare bambini dell’età di nove
anni. L’analisi del contesto storico ottocentesco
sottolinea dunque l’esistenza di numerose
contraddizioni che mettono in crisi l’idea di
progresso; la lettura di alcune opere letterarie
mi ha portato a considerazioni analoghe
nell’ambito della cultura europea e della
letteratura italiana.
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07/10/22, 21:57 DEI SEPOLCRI (1807)
DEI SEPOLCRI (1807)
Il carme Dei Sepolcri, composto nel 1806, svolge il tema della tomba che si legava a un motivo
polemico d'attualità: un editto napoleonico, esteso all'Italia nel 1806, aveva imposto che i cimiter
sorgessero fuori dei centri abitati e che sulle tombe fossero poste lapidi semplici e uguali pe
tutti. In realtà c'era un motivo igienico alla base dell'editto e anche un motivo politico derivant
dal principio di uguaglianza fra tutti i cittadini, sancito dalla Rivoluzione francese. In ogn
caso, il fatto aveva suscitato infuocate polemiche e i cattolici, come il Pindemonte, difendevano i
culto dei defunti, e quindi l'istituzione della sepoltura, dal punto di vista religioso. Foscolo
ateo e materialista, in un primo tempo si era pronunciato a favore della legge, ma poi meditò s
tema della morte e mutò parzialmente parere riconoscendo che le tombe, se non sono utili ai morti
giovano ai vivi. Si convinse, dunque, che ogni illusione di sopravvivenza dopo la morte è impossibil
e che il culto dei defunti non ha alcun fondamento se si basa sulla convinzione di una dimension
ultraterrena. Ma, cionondimeno, volle recuperare il significato terreno della morte sostenendo ch
l'unica sopravvivenza possibile è su questa terra, nel ricordo e nel legame ideale di continuit
che si stabilisce grazie alla "corrispondenza di amorosi sensi", definita "divina", con i vivi
perché vince la morte e consente una sopravvivenza ideale. Le tombe,testimonianza del
imprese gloriose e come tali ritenute sacre, hanno finito per divenire, nel corso dei secol
oggetto di culto religioso. Nacque, così, il culto delle tombe che l'amor di patria e l'affetto de
congiunti hanno tramandato per secoli. Per il Foscolo, inoltre, la poesia ha il compito di
eternare il ricordo dei Grandi, per cui le tombe degli uomini illustri accendono l'animo dei for
e li spronano a compiere nobili imprese. Si può affermare, pertanto, che la meditazione sull
morte diventa un inno alla vita e acquista il significato di messaggio sociale e politic
risorgimentale.
Metro: endecasillabi sciolti.
<< DEORUM MANIUM IURA SANCTA SUNTO >> * Parafrasi
---------
¦¦
All'ombra de' cipressi e dentro l'urne ¦¦ Il sonno della morte è forse meno duro
¦¦ all'ombra dei cipressi o in un sepol-
confortate di pianto è forse il sonno ¦¦ cro confortato dal pianto dei super-
¦¦ stiti? Quando non sarò più vivo (Quan-
della morte men duro? Ove più il Sole ¦¦ do il sole non alimenterà più per me
¦¦ la vita del mondo animale e vegetale),
per me alla terra non fecondi questa ¦¦ quando non potrò più godere
¦¦
5 bella d'erbe famiglia e d'animali, ¦¦ dei doni della natura,
¦¦
6 e quando vaghe di lusinghe innanzi ¦¦ e quando le ore del futuro
¦¦
a me non danzeran l'ore future, ¦¦ non danzeranno più dinnanzi a me
¦¦ piene di allettanti promesse,
8 né da te, dolce amico, udrò più il verso ¦¦ quando, o caro Pindemonte, non ascolte-
¦¦ rò più i tuoi versi e la malinconica
e la mesta armonia che lo governa, ¦¦ musicalità che li caratterizza,
¦¦
10 né più nel cor mi parlerà lo spirto ¦¦ e quando non parleranno più
¦¦ al mio cuore l'ispirazione
11 delle vergini Muse e dell'amore, ¦¦ della poesia e la voce dell'amore,
¦¦
unico spirto a mia vita raminga, ¦¦ unico sollievo nella mia vita
¦¦ errabonda,
qual fia ristoro a' dì perduti un sasso ¦¦ quale giovamento potrà costituire
¦¦ per me, per la mia vita distrutta,
che distingua le mie dalle infinite ¦¦ una lapide che distingua le mie
¦¦
15 ossa che in terra e in mar semina morte? ¦¦ dalle infinite ossa che la morte
¦¦ dissemina sulla terra e nel mare?
Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme, ¦¦ E' purtroppo vero, o Pindemonte!
¦¦ Perfino la speranza,
17 ultima Dea, fugge i sepolcri; e involve ¦¦ ultima dea, fugge dai sepolcri;
¦¦
tutte cose l'oblio nella sua notte; ¦¦ e l'oblio avvolge nella sua
¦¦ oscurità tutte le cose;
¦¦
19 e una forza operosa le affatica ¦¦ e la forza operosa e incessante
¦¦
20 di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe ¦¦ della natura le trascina nel vorti-
¦¦ ce del suo moto perenne; e il tempo
e l'estreme sembianze e le reliquie ¦¦ trasforma l'uomo, il suo sepolcro,
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07/10/22, 21:57 DEI SEPOLCRI (1807)
¦¦ il suo ultimo aspetto e i
della terra e del ciel traveste il tempo. ¦¦ resti della terra e del cielo.
¦¦
23 Ma perché pria del tempo a sé il mortale ¦¦ Ma perché prima del tempo, l'uomo
¦¦
24 invidierà l'illusion che spento ¦¦ dovrà privarsi dell'illusione che,
¦¦
25 pur lo sofferma al limitar di Dite? ¦¦ nonostante sia morto, ancora lo trat-
¦¦ tiene temporaneamente sulla soglia
Non vive ei forse anche sotterra, quando ¦¦ dell'aldilà? Non vive egli forse
¦¦ anche sotto terra, quando
gli sarà muta l'armonia del giorno, ¦¦ gli sarà muta l'armonia del giorno,
¦¦
se può destarla con soavi cure ¦¦ se può risvegliare(tale armonia)nella
¦¦ mente dei suoi,attraverso la cura amo-
nella mente de' suoi? Celeste è questa ¦¦ revole del sepolcro? Divina è questa
¦¦
30 corrispondenza d'amorosi sensi, ¦¦ corrispondenza di sentimenti generati
¦¦ dall'amore,
31 celeste dote è negli umani; e spesso ¦¦ divino dono riservato agli uomini;
¦¦
per lei si vive con l'amico estinto ¦¦ e spesso attraverso questa corrispon-
¦¦ denza affettiva si continua a vivere
33 e l'estinto con noi, se pia la terra ¦¦ con l'amico estinto e il defunto con
¦¦ noi, a patto che la terra
che lo raccolse infante e lo nutriva, ¦¦ natia gli offra un ultimo
¦¦
35 nel suo grembo materno ultimo asilo ¦¦ rifugio nel suo grembo
¦¦
porgendo, sacre le reliquie renda ¦¦ e preservi i suoi sacri resti
¦¦
dall'insultar de' nembi e dal profano ¦¦ dall'infuriare delle tempeste e dal
¦¦
piede del vulgo, e serbi un sasso il nome, ¦¦ piede profanatore del volgo, e
¦¦ una lapide conservi il nome
e di fiori odorata arbore amica ¦¦ e un albero amico
¦¦
40 le ceneri di molli ombre consoli. ¦¦ consoli le ceneri con tenere
¦¦ ombre e con fiori profumati.
Sol chi non lascia eredità d'affetti ¦¦ Solo chi non lascia eredità di valori
¦¦ ideali e di affetti sinceri non si ral-
poca gioia ha dell'urna; e se pur mira ¦¦ legra al pensiero di avere una tomba; e
¦¦ se pure si prefigura la sua sorte dopo
dopo l'esequie, errar vede il suo spirto, ¦¦ i funerali, vede vagare il suo spiri-
¦¦
44 fra 'l compianto de' templi Acherontei, ¦¦ to, fra le pene dolorose dell'Inferno,
¦¦
45 o ricovrarsi sotto le grandi ale ¦¦ oppure rifugiarsi sotto le grandi ali
¦¦
del perdono d'Iddio: ma la sua polve ¦¦ del perdono di Dio, ma lascia fra le
¦¦
lascia alle ortiche di deserta gleba ¦¦ ortiche i suoi resti in una terra
¦¦
ove né donna innamorata preghi, ¦¦ deserta, dove né una donna innamorata
¦¦
né passeggier solingo oda il sospiro ¦¦ preghi né un viandante solitario oda
¦¦
50 che dal tumulo a noi manda Natura. ¦¦ il sospiro che la Natura ci trasmette
¦¦ attraverso la tomba.
51 Pur nuova legge impone oggi i sepolcri ¦¦ Eppure una nuova legge impone oggi
¦¦ che i sepolcri siano posti
fuor de' guardi pietosi, e il nome a' morti ¦¦ fuori dalle città (lontani dalle cure
¦¦ pietose) e sottrae il nome ai morti.
contende. E senza tomba giace il tuo ¦¦ E senza tomba, o Talia (musa della
¦¦ poesia epico-satirica), giace il tuo
sacerdote, o Talia, che a te cantando ¦¦ sacerdote(Parini) che,cantando le tue
¦¦
55 nel suo povero tetto educò un lauro ¦¦ lodi, coltivò un albero di alloro
¦¦ nella sua povera casa
con lungo amore; e t'appendea corone; ¦¦ e ti incoronava con i suoi versi;
¦¦
¦¦
e tu gli ornavi del tuo riso i canti ¦¦ e tu abbellivi con il tuo riso
¦¦ ironico i suoi canti che sferzavano
che il lombardo pungean Sardanapalo, ¦¦ il nobile lombardo (Sardanapalo,
¦¦ ultimo re degli Assiri, famoso per la
cui solo è dolce il muggito de' buoi ¦¦ sua pigrizia e mollezza) cui è gradito
¦¦
60 che dagli antri abduani e dal Ticino ¦¦ solo il muggito dei buoi delle stalle
¦¦ dell'Adda e del Ticino che lo rendono
lo fan d'ozi beato e di vivande. ¦¦ appagato di ozio e di vivande (inte-
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07/10/22, 21:57 DEI SEPOLCRI (1807)
¦¦ ressi volgarmente materiali).
O bella Musa, ove sei tu? Non sento ¦¦ O bella musa, dove sei tu? Non sento
¦¦
63 spirar l'ambrosia, indizio del tuo Nume, ¦¦ il profumo dell'ambrosia, segno della
¦¦
fra queste piante ov'io siedo e sospiro ¦¦ tua presenza, fra queste piante dove
¦¦
65 il mio tetto materno. E tu venivi ¦¦ io siedo e penso alla mia patria
¦¦ (Venezia e la madre). E tu venivi