Concetti Chiave
- Gyòrgy Lukacs views economic-social structures as concrete totalities, integrating economic frameworks with spiritual and social life, aiming to transcend positivistic influences on Marxism.
- Lukacs emphasizes class consciousness as self-awareness and action, with the proletariat's consciousness achieving a universal level unlike capitalism's contradictions.
- Karl Korsch advocates for a critical dialectical approach, challenging positivism and the metaphysical dialectical-materialism of Soviet Marxism, viewing reality as a product of human activity.
- Korsch argues that Marxism transcends philosophy, focusing on scientific rigor and the verification of theoretical models through historical action.
- Ernst Bloch utilizes an open dialectic to highlight humanity's unfinished reality and constant tension toward the future, linking Marxism with hope and utopian spirit.
La totalità concreta di Lukacs
Per Gyòrgy Lukacs ogni formazione economico-sociale costituisce una totalità concreta, nella quale si trovano una struttura economica e le varie forme della vita spirituale e sociale. Egli intende superare l’influenza positivistica sul Marxismo. La coscienza di classe è autocoscienza, la consapevolezza che una classe ha di sé, della sua posizione storica. La coscienza di classe del proletariato è coscienza e azione, teoria e prassi. Solo essa è in grado di assurgere al livello della totalità, dell’universalità, mentre quella del capitalismo è contraddistinta da insanabili antinomie. Essendo la classe operaia soggetto storico centrale, la rivoluzione proletaria si identifica con la piena realizzazione della ragione nel mondo. L’arte è conoscenza ed è “rispecchiamento” della realtà nel pensiero (anche se nella forma del tipico).
Korsch e la dialettica critica
Karl Korsch sostiene l’esigenza di un “ritorno a Hegel”, cioè ad un uso critico della dialettica, contestando, allo stesso tempo, lo scientismo e il gradualismo evoluzionistico del Positivismo e la metafisica dialettico-materialistica del Marxismo sovietico. Critica la teoria della conoscenza come “rispecchiamento”: la realtà che la coscienza “riflette” è essa stessa un prodotto dell’attività umana, espressione dialettica della connessione strettissima che c’è fra natura e storia, tra società e individuo, una connessione dialettica che è “circolare” e che va, quindi, compresa come totalità. Il Marxismo non è una filosofia, ma comporta il superamento di qualunque filosofia, identificata con l’ideologia. La teoria deve avere un rigore scientifico, cioè sperimentale. Marx ha elaborato un modello di analisi e ha suggerito le vie per sottoporlo a verifica: la sua è una teoria scientifica in quanto sottopone a verifica — con l’azione storica — il proprio modello teorico.
Bloch e il principio speranza
Ernst Bloch recupera anch’egli la dialettica hegeliana facendone un uso “aperto”, critico, volto a descrivere il carattere incompiuto della realtà, l’inquietudine e la tensione continua verso il futuro che caratterizzano la natura umana. Bloch connette il Marxismo al principio speranza e allo spirito dell’utopia. La religione perde il carattere di pura espressione dell’alienazione umana per esprimere una tensione escatologica. Alla concezione evoluzionistica e lineare del progresso e del tempo contrappone quella del tempo come multiversum, cioè come discontinuità, molteplicità di prospettive e tendenze, nessuna delle quali porta in sé il segno della certezza
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo della coscienza di classe secondo Gyòrgy Lukacs?
- Come Karl Korsch critica la teoria della conoscenza nel Marxismo?
- In che modo Ernst Bloch connette il Marxismo al principio speranza?
Per Gyòrgy Lukacs, la coscienza di classe è autocoscienza e azione, teoria e prassi, ed è fondamentale per il proletariato per raggiungere la totalità e l'universalità, superando le antinomie del capitalismo.
Karl Korsch critica la teoria della conoscenza come "rispecchiamento", sostenendo che la realtà riflessa dalla coscienza è un prodotto dell'attività umana e deve essere compresa come una totalità dialettica e circolare.
Ernst Bloch collega il Marxismo al principio speranza e allo spirito dell'utopia, descrivendo la realtà come incompiuta e caratterizzata da una tensione continua verso il futuro, opponendosi alla visione lineare del progresso.