Concetti Chiave
- San Tommaso d'Aquino fu un razionalista che diffuse l'aristotelismo nel Medioevo, influenzato dalla filosofia araba e bizantina.
- Avicenna, un filosofo musulmano, influenzò San Tommaso distinguendo l'anima in sensitiva, vegetativa e razionale, con l'intelletto attivo considerato immortale.
- San Tommaso rinunciò alla sua ricchezza per diventare monaco domenicano, diventando il principale esponente della scolastica medievale.
- Nella sua "Summa Theologica", San Tommaso dimostra l'esistenza di Dio con cinque prove a posteriori, tra cui ex motu (movimento) ed ex causa (causa).
- Ogni dimostrazione di San Tommaso parte dall'esperienza e sottolinea la necessità di un essere perfetto e assoluto, identificato come Dio.
Indice
Diffusione dell'aristotelismo nel Medioevo
Fu un razionalista che diffuse l’aristotelismo nel Medioevo, dato che prima del 1000 si conoscevano solo delle opere di logica catalogate nel corpus “Organun” (la logica non era una scienza ma uno strumento). Grazie alla filosofia araba (ad esempio con il filosofo mussulmano Avicenna) e alla cultura bizantina, Aristotele venne poi diffuso in tutta Europa, diventando il filosofo di riferimento della chiesa e della scolastica. Avicenna afferma che secondo Aristotele l’anima si suddivide in tre: sensitiva, vegetativa e razionale. La parte dell’anima razionale è a sua volta suddivisa in attiva (cioè l’intelligenza) e passiva (cioè il carattere, la personalità, i ricordi, la memoria e l’esperienza). Secondo Avicenna nel momento in cui muore l’anima, muore tutta l’anima, tranne l’intelletto attivo che è generale e uguale per tutti e questa per lui è l’emanazione dell’atto puro. San Tommaso ritiene invece che permane anche l’intelletto passivo, dato che è un sinolo di intelletto passivo e attivo, che sono inseparabili.
San Tommaso e la sua rinuncia
San Tommaso nacque come ricco conte a Roccasecca attorno al 1224 o 1226, però viene ricordato per aver rinunciato alla sua ricchezza. Egli infatti contrastando il volere dei genitori, decise di diventare monaco anziché vescovo (dovette rinunciare ai suoi beni). Fu un teologo, religioso e frate domenicano e viene definito il principale esponente della scolastica. Veniva soprannominato “l’angelico” o “il bue” per la sua somiglianza.
Dimostrazioni dell'esistenza di Dio
San Tommaso dimostra l’esistenza di Dio a posteriori (=partendo dall’esperienza) nella sua opera principale “somma teologica” o “somma di teologia”. Ciò avviene grazie a varie dimostrazioni: ex motu, ex contingentia, ex gradu, ex causa ed ex fine.
-Ex motu: dimostrazione del moto
utto è in movimento grazie all’energia data da Dio. È il principio del movimento e si ispira al discorso di Aristotele.
-Ex contingentia: dimostrazione delle contingenze
Tutto è contingente, ossia può essere o non essere e l’essenza non implica per forza l’esistenza. Deve esistere per forza un essere perfetto non contingente ed egli è Dio ossia l’essere assoluto.
-Ex gradu: dimostrazione del grado
Tutte le cose hanno un grado di perfezione, diverso dal 100%. Deve esistere un essere perfetto, il cui grado di perfezione è invece il 100% e questo essere è Dio, ossia l’essere perfetto ed assoluto.
-Ex causa: dimostrazione della causa
Nessuna realtà genera sé stessa, ma deve esistere un essere perfetto per generarle. Si tratta di un principio generante della realtà, che appunto ne spiega la nascita e la formazione.
-Ex fine: dimostrazione finale (il pensiero di Aristotele è finalistico)
Tutto ciò che esiste, esiste per uno scopo, anche le cose prive di ragione. Deve esistere una causa finale che provvede che tutte le cose vadano verso il proprio scopo. Riprende il pensiero aristotelico e formula questa dimostrazione finalistica.
Ritiene che le specie non mutano e sono eterne e dunque la causa finale è la via che dimostra Dio a posteriori, cioè partendo dall’esperienza.
Domande da interrogazione
- Chi era San Tommaso e quale fu il suo contributo principale alla filosofia medievale?
- Quali sono le cinque vie di San Tommaso per dimostrare l'esistenza di Dio?
- Come San Tommaso differisce da Avicenna riguardo l'anima?
- Qual è il significato della dimostrazione "ex fine" nella filosofia di San Tommaso?
San Tommaso era un razionalista che diffuse l'aristotelismo nel Medioevo, diventando il principale esponente della scolastica. È noto per aver integrato la filosofia aristotelica con la teologia cristiana, dimostrando l'esistenza di Dio attraverso la sua opera "somma teologica".
Le cinque vie di San Tommaso per dimostrare l'esistenza di Dio sono: ex motu (movimento), ex contingentia (contingenza), ex gradu (grado di perfezione), ex causa (causa) ed ex fine (scopo finale).
San Tommaso differisce da Avicenna sostenendo che l'intelletto passivo permane dopo la morte, poiché è inseparabile dall'intelletto attivo, mentre Avicenna credeva che solo l'intelletto attivo sopravvive.
La dimostrazione "ex fine" si basa sull'idea che tutto esiste per uno scopo, anche le cose prive di ragione, e che deve esistere una causa finale che guida tutto verso il proprio scopo, riprendendo il pensiero finalistico di Aristotele per dimostrare l'esistenza di Dio.