Mongo95
Ominide
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Concetti Chiave

  • Maimonide cerca di razionalizzare il giudaismo utilizzando la filosofia, in particolare l'aristotelismo, per interpretare le Scritture ebraiche.
  • Nel suo lavoro "Guida dei perplessi", propone di superare l'interpretazione letterale delle Scritture per comprenderne il significato allegorico, concettualizzando una conciliazione tra legge giudaica e filosofia.
  • L'opera esplora temi esegetici correlati alla fisica e alla metafisica, presentando regole ermeneutiche utili per la lettura dei testi sacri.
  • Maimonide elabora una prova dell'esistenza di Dio basata sulla logica modale, affermando che il mondo contingente necessita di una causa necessaria, identificata come Dio.
  • Conclude che le tesi sull'eternità e la creazione temporale del mondo sono filosoficamente indimostrabili, ma ammette la possibilità della perpetuità del mondo dopo la creazione.

Indice

  1. Razionalizzazione del giudaismo
  2. Interpretazione delle Scritture
  3. Prova dell'esistenza di Dio
  4. Eternità e creazione del mondo

Razionalizzazione del giudaismo

Medico, esperto di diritto religioso e filosofo, intende procedere in una razionalizzazione del giudaismo attraverso gli strumenti offerti dalla filosofia e in particolare dall’aristotelismo. Scrive “Guida dei perplessi” e il “Trattato sull’arte della logica”.

Interpretazione delle Scritture

Nel primo, si propone di interpretare le Scritture della tradizione religiosa ebraica attraverso le risorse e le tecniche messe a disposizione dalla filosofia. È quindi un’opera esegetica, in particolare sull’ “opera della creazione” (cioè l’inizio della Genesi) che corrisponde in filosofia alla fisica; e sull’ “opera del carro” (cioè le visioni di Isaia, Ezechiele e Zaccaria) che corrisponde alla metafisica. I “perplessi” sono quegli ebrei che conoscono sia la legge giudaica che la filosofia aristotelica, ma sono in dubbio circa la possibilità di una loro effettiva conciliazione. La soluzione: le due vie conducono in realtà ai medesimi risultati, purchè si superi il livello puramente letterale dell’interpretazione dei testi sacri per coglierne il significato allegorico o nascosto. Ma sono pochi davvero in grado di unire questi due studi (--> componente esoterica --> “scrittura della reticenza”). Quindi le Scritture non possono essere in contrasto con la filosofia, ma l’approccio è particolarmente interessante perché troviamo una prima rassegna delle regole e delle cautele ermeneutiche a cui bisognerebbe sempre attenersi nella lettura di qualsiasi testo.

Prova dell'esistenza di Dio

Maimonide elabora anche una prova dell’esistenza di Dio fondata sui concetti di contingenza e necessità (logica modale). Il mondo è in sé contingente e dipende dunque da altro; ma ciò da cui dipende in ultima istanza non può essere a sua volta contingente, sia perché così si andrebbe avanti all’infinito nella catena delle dipendenza, sia perché, se tutto fosse da sempre contingente, niente avrebbe potuto garantire la realizzazione di queste possibilità, nulla sarebbe esistito. Il mondo quindi esige una causa la cui esistenza non sia altrettanto contingente, ma necessaria; d’altra parte, ciò che esiste necessariamente non può che essere unico, e deve pertanto coincidere con Dio.

Eternità e creazione del mondo

Maimonide conclude anche che sia la tesi dell’eternità, sia quella della creazione temporale del mondo sono entrambe filosoficamente indimostrabili, e neppure la Bibbia sembra dimostrare con certezza la creazione temporale del mondo. Però si ammette la dottrina dell’eternità ex parte post, cioè che il mondo possa sussistere perpetuamente dopo la creazione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale dell'opera "Guida dei perplessi" di Maimonide?
  2. L'obiettivo principale dell'opera "Guida dei perplessi" è interpretare le Scritture della tradizione religiosa ebraica utilizzando le risorse e le tecniche della filosofia, in particolare l'aristotelismo, per conciliare la legge giudaica con la filosofia.

  3. Come Maimonide dimostra l'esistenza di Dio?
  4. Maimonide dimostra l'esistenza di Dio attraverso i concetti di contingenza e necessità, sostenendo che il mondo contingente richiede una causa necessaria, che non può essere altro che Dio.

  5. Qual è la posizione di Maimonide riguardo all'eternità e alla creazione del mondo?
  6. Maimonide conclude che sia l'eternità che la creazione temporale del mondo sono filosoficamente indimostrabili, ma ammette la dottrina dell'eternità ex parte post, cioè che il mondo possa sussistere perpetuamente dopo la creazione.

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