Concetti Chiave
- Agostino, figura centrale della patristica, è noto soprattutto per "Le Confessiones", un'opera che esplora la sua conversione e fede cristiana.
- "Le Confessiones" è suddivisa in 13 libri, ciascuno dedicato a un diverso aspetto della confessione: peccati, fede e gloria di Dio.
- L'opera rappresenta un'autobiografia interiore, esaltando la misericordia divina e offrendo una meditazione su Dio e la vita.
- Agostino si rivolge a Dio in un dialogo sincero, affrontando temi come la fede, i limiti umani e la natura del peccato originale.
- Un episodio famoso è il furto delle pere, che Agostino usa per riflettere sul male intrinseco presente nella sua infanzia.
Indice
Agostino e la patristica
Agostino è uno dei principali esponenti della patristica, ovvero della filosofia dei padri della Chiesa, che raggiunse l’apogeo nel IV secolo d.C.
L’opera più nota della vastissima produzione letteraria agostiniana è “Le Confessiones”.
Il termine confessio è inteso come “proclamazione”, “riconoscimento” e “testimonianza”, intesa sia come ammissione delle proprie colpe, sia come professione della fede cristiana, conquistata dopo un lungo travaglio esistenziale.
Le Confessiones: struttura e temi
L’opera è suddivisa in 13 libri ed è incentrata su tre aspetti fondamentali: confessio peccati, confessio fidei, confessio gloriae. I primi nove sono un racconto autobiografico dedicato alla presenza di Dio nella vita dell’autore, dall’infanzia alla giovinezza: Agostino ripercorre le fasi della sua vita irrequieta attraverso un sincero dialogo con Dio e, ammettendo umilmente le proprie colpe compie una “confessio peccati”.
Nel decimo libro, Agostino, diventato da poco vescovo d’Ippona, esprime la propria disposizione spirituale presente proclama la propria fede, raggiunta dopo un travagliato percorso interiore ed esistenziale (confessio fidei).
Gli ultimi 3 libri costituiscono un’esaltazione della grandezza e della misericordia di Dio attraverso la bellezza del creato (confessio gloriae).
Un'opera di introspezione
Pertanto, “Le Confessiones” rappresentano tre cose in una: un’autobiografia interiore, in quanto Agostino ripercorre il proprio percorso spirituale che lo ha condotto alla conversione; un’esaltazione della grandezza e della misericordia di Dio; una meditazione su Dio e sulla propria vita.
Temi e riflessioni di Agostino
L’opera è una grande novità nella letteratura latina: è incentrata sullo scavo interiore, Agostino si rivolge a Dio in prima persona, mostrando le sue debolezze, scavando profondamente nella sua interiorità: l’autore afferma di aver cercato Dio per tanto tempo, ma ha trovato la fede soltanto guardando dentro se stesso. Agostino affronta molti temi: il travaglio dell’intelligenza alle prese con gli irrisolvibili interrogativi esistenziali e la scoperta dei limiti delle facoltà umane; la precarietà della fede che va continuamente ricercata e alimentata dalla grazia divina; riflette sulla natura e sulla psicologia del bambino, un essere tutt’altro che innocente, poiché macchiato dal male del peccato originale; si interroga continuamente sulla natura di Dio; compie una profonda meditazione sulla memoria e sul concetto di tempo.
Uno degli episodi più celebri in cui Agostino rievoca la sua infanzia è quello in cui si racconta di un furto di alcune pere, che gli dà l’occasione per riflettere sul male che era presente nel suo animo di fanciullo. Agostino racconta di aver rubato una gran quantità di pere non perché fossero belle o gustose, ma per il piacere di fare ciò che era proibito.
Domande da interrogazione
- Qual è l'opera più nota di Agostino e quali sono i suoi temi principali?
- Come Agostino descrive il suo percorso spirituale nelle "Confessiones"?
- Quali riflessioni emergono dall'episodio del furto delle pere narrato da Agostino?
L'opera più nota di Agostino è "Le Confessiones", che si concentra su tre aspetti fondamentali: confessio peccati, confessio fidei e confessio gloriae. È un'autobiografia interiore, un'esaltazione della grandezza e misericordia di Dio, e una meditazione su Dio e sulla propria vita.
Agostino descrive il suo percorso spirituale come un lungo travaglio esistenziale che lo ha portato alla conversione. Attraverso un sincero dialogo con Dio, ammette le proprie colpe (confessio peccati), proclama la sua fede (confessio fidei) e esalta la grandezza di Dio (confessio gloriae).
Nell'episodio del furto delle pere, Agostino riflette sul male presente nel suo animo di fanciullo. Racconta di aver rubato le pere non per la loro bellezza o gusto, ma per il piacere di fare ciò che era proibito, evidenziando la natura peccaminosa dell'essere umano.