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Concetti Chiave

  • Agostino nasce nel Nord Africa intorno al 350 d.C. e vive una giovinezza turbolenta, affascinato dalla filosofia e dalle religioni orientali.
  • Si trasferisce a Milano per insegnare e qui l'influenza del vescovo Ambrogio lo conduce alla fede cristiana, trasformando profondamente la sua vita.
  • Nel libro VIII, Agostino narra la sua conversione, descrivendo un episodio decisivo in cui sente una cantilena che lo invita a leggere le lettere di San Paolo.
  • La lettura delle lettere di San Paolo rappresenta per Agostino un momento di illuminazione, dissipando le tenebre del dubbio e portando la luce della fede.
  • Il racconto è incentrato sulle vicende interiori di Agostino, sottolineando il tema della contrapposizione tra luce e tenebre nella ricerca della fede.

Indice

  1. La giovinezza di Agostino
  2. La conversione a Milano
  3. L'episodio della conversione
  4. Il significato di "tolle, lege"
  5. Luce e tenebre nella fede

La giovinezza di Agostino

Agostino nasce nel Nord Africa attorno al 350 d.C. Apparteneva ad una famiglia agiata.

In una prima fase, la sua vita fu irrequieta: si interessò alla filosofia e al manicheismo (religione orientale che fonde elementi cristiani, buddisti e dello zoroastrismo), convisse con una donna con la quale ebbe un figlio, per poi perfezionare la sua formazione retorica e trasferirsi a Milano per insegnare.

La conversione a Milano

L’ambiente milanese e l’influenza del vescovo Ambrogio furono determinanti per l’approdo alla fede cristiana, che rappresentò per Agostino una svolta verso una totale trasformazione delle sue scelte di vita.

Nel libro VIII Agostino racconta le vicende interiori della conversione e l’episodio che lo condusse definitivamente alla fede cristiana.

L'episodio della conversione

Agostino sta leggendo le lettere di San Paolo in compagnia del suo amico Alipio, ma improvvisamente si sente pervaso da un grande tormento perché nel suo cuore percepisce la mancanza della fede che lo avrebbe portato a riscattarsi da quella condizione di transizione e incertezza. Si allontana per sfogare la sua crisi interiore con un pianto liberatorio. Ad un tratto sente una cantilena provenire dall’esterno che ripeteva: “Prendi e leggi”, “tolle, lege”. Agostino sente quelle parole rivolte a lui da Dio, torna indietro, apre il libro che aveva riposto e legge il primo capoverso che gli capita sotto gli occhi: è l’invito di San Paolo ad abbandonare una vita di vizio e carnalità per convertirsi alla Parola di Cristo. Agostino scrive che a quel punto smise di leggere perché non ce n’era più bisogno: il buio della sua anima si era dissolto e la chiarezza della fede lo aveva illuminato, svincolandolo dalle incertezze. “Una luce di certezza penetrò nel mio cuore e tutte le tenebre del buio si dissiparono”.

Il significato di "tolle, lege"

Il libro è incentrato sull’interiorità del protagonista, gli eventi, infatti, sono visti in base alla situazione esistenziale travagliata di Agostino. La cantilena che Agostino sente “tolle, lege” è un vero e proprio omen, ovvero una frase apparentemente priva di significato (le parole non hanno nessuna valenza particolare per chi le pronuncia), ma assumono un significato decisivo per chi le ascolta, in quanto sono portatrici di un messaggio divino.

L’immagine che sembra dominare è la contrapposizione luce e tenebre, tempesta e sereno, che si riferiscono all’affannosa ricerca della fede, capace di illuminare il buio interiore.

Luce e tenebre nella fede

Inizialmente Agostino è in preda ad una pioggia di lacrime, ad una tempesta interiore che non dà pace, la sua vita è dominata dal buio dell’incertezza; ma la lettura della pagina di Paolo portano la luce nella sua esistenza, illuminando il buio del suo cuore, portando la chiarezza della fede.

Nel rievocare l’episodio, Agostino ricorda una vicenda analoga che era capitata all’eremita Antonio, il quale, dopo aver sentito una pagina del Vangelo in cui Gesù invitava a vendere tutti i beni e consacrarsi a lui, aveva lasciato tutto per vivere un’esistenza di meditazione, preghiera e privazione nel deserto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stata l'influenza del vescovo Ambrogio sulla vita di Agostino?
  2. L'ambiente milanese e l'influenza del vescovo Ambrogio furono determinanti per l'approdo di Agostino alla fede cristiana, segnando una svolta verso una totale trasformazione delle sue scelte di vita.

  3. Come avviene la conversione di Agostino alla fede cristiana?
  4. La conversione avviene quando Agostino, in preda a un tormento interiore, sente una cantilena che ripete "Prendi e leggi". Interpreta queste parole come un messaggio divino, legge un passaggio di San Paolo e trova la chiarezza della fede che illumina il buio della sua anima.

  5. Qual è il significato della cantilena "tolle, lege" per Agostino?
  6. La cantilena "tolle, lege" è un omen, una frase apparentemente priva di significato per chi la pronuncia, ma decisiva per Agostino, poiché la interpreta come un messaggio divino che lo guida verso la fede cristiana.

  7. Quali immagini dominano il racconto della conversione di Agostino?
  8. Le immagini dominanti sono la contrapposizione tra luce e tenebre, tempesta e sereno, che simboleggiano la ricerca della fede di Agostino, capace di illuminare il buio interiore e portare chiarezza nella sua vita.

Domande e risposte

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