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Concetti Chiave

  • Aurelio Agostino nacque nel 354 d.C. a Tagaste, Numidia, e nonostante le difficoltà economiche, completò gli studi a Cartagine grazie all'aiuto di Romaniano.
  • Inizialmente aderì al manicheismo, cercando risposte alle sue domande esistenziali, ma successivamente si trasferì a Milano e si convertì al Cristianesimo, influenzato da Ambrogio.
  • Agostino abbandonò una brillante carriera per dedicarsi a una vita cenobitica, scegliendo la meditazione e la condivisione di interessi con altri letterati e artisti.
  • Fu battezzato insieme al figlio e all'amico Alipio nel 387, e dopo la morte della madre, vendette tutti i suoi beni e tornò a Tagaste.
  • Nel 391 divenne prete a Ippona e nel 396 fu ordinato vescovo, ruolo che mantenne fino alla sua morte nel 430.

Indice

  1. Infanzia e formazione di Agostino
  2. Conversione e carriera a Cartagine
  3. Vita a Milano e conversione
  4. Ritorno a Tagaste e vita religiosa

Infanzia e formazione di Agostino

Aurelio Agostino nacque a Tagaste, un borgo della Numidia (ora Souk-Ahras in Algeria) nel 354 d.C.. La madre era una fervente cristiana mentre il padre era un pagano che si fece battezzare solo in punto di morte. Nonostante una condizione economica tutt'altro che agiata, condizione aggravata dalla morte del padre nel 371, Agostino riuscì a concludere gli studi a Cartagine grazie all'aiuto del ricco Romaniano.

Conversione e carriera a Cartagine

All'età di vent'anni decise di tornare a Tagaste per insegnare grammatica, ma Monica, la madre, non lo accettò a casa, perché Agostino conviveva con una ragazza, da cui aveva avuto un bambino due anni prima, e perché si era ormai convertito al manicheismo. Il manicheismo è quella tendenza religiosa, fondata dal persiano Mani, secondo la quale la realtà non è altro che un conflitto tra i principi del bene e del male. In questo movimento Agostino spera di trovare le risposte alle domande che l'assillavano da quando aveva letto il dialogo ciceroniano Hortenius, per noi perduto. Agostino ritornò successivamente a Cartagine come insegnante di retorica, primo passo di una carriera brillante. Da Cartagine passò a Roma, dove riuscì a mettersi in mostra grazie ad un panegirico per commemorare il trono imperiale di Valentiniano II.

Vita a Milano e conversione

Nonostante questo successo non riusciva a vivere, perché aveva ormai perso la speranza di trovare una risposta a tutte le domande che lo tartassavano. Trasferitosi a Milano si convertì al Cristianesimo, grazie soprattutto all'ascolto delle prediche di Ambrogio. Fondamentali nell'accettazione di Cristo furono i colloqui con Sempliciano e soprattutto la meditazione della Scrittura. Agostino decise quindi di abbandonare una brillante carriera, scegliendo la vita cenobitica, ossia una vita dedicata alla meditazione di letterati o artisti che condividono gli stessi gusti. Nella viglia di Pasqua del 387 fu battezzato insieme con il figlio e l'amico Alipio, per mano di Ambrogio.

Ritorno a Tagaste e vita religiosa

Dopo la morte della madre nello stesso anno, Agostino ritornò a Tegaste, dove vendette tutti i suoi beni. Nel 391 andò a Ipponia, dove fu acclamato prete della folla. Fu successivamente ordinato vescovo coadiutore e dal 396 fu il titolare della cattedra episcopale di Ippona per 35 anni fino alla morte nel 28 Agosto del 430.

Domande da interrogazione

  1. Dove nacque Aurelio Agostino e qual era la sua situazione familiare?
  2. Aurelio Agostino nacque a Tagaste, in Numidia (ora Souk-Ahras in Algeria), nel 354 d.C. Sua madre era una fervente cristiana, mentre suo padre era un pagano che si fece battezzare solo in punto di morte.

  3. Quali furono i principali cambiamenti nella vita di Agostino che lo portarono alla conversione al Cristianesimo?
  4. Agostino si trasferì a Milano, dove si convertì al Cristianesimo grazie alle prediche di Ambrogio, ai colloqui con Sempliciano e alla meditazione della Scrittura. Decise di abbandonare la sua carriera per una vita cenobitica.

  5. Quali furono i ruoli ecclesiastici ricoperti da Agostino dopo la sua conversione?
  6. Dopo la sua conversione, Agostino fu acclamato prete a Ipponia, ordinato vescovo coadiutore e dal 396 fu il titolare della cattedra episcopale di Ippona fino alla sua morte nel 430.

Domande e risposte

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