Concetti Chiave
- I teorici del socialismo utopistico denunciano gli squilibri e lo sfruttamento causati dalla rivoluzione industriale.
- Queste teorie propongono soluzioni locali e filantropiche, senza focalizzarsi sulla lotta politica per il potere operaio.
- Simon immagina una società del lavoro gestita da operai, intellettuali e tecnici, distinguendo tra ceti parassitari e produttivi.
- Fourier propone i falansteri, comunità dove il lavoro è scelto spontaneamente e vario.
- Owen e Blanc sviluppano idee di cooperativismo e intervento statale per sostenere le fabbriche e i lavoratori.
Indice
Squilibri e sfruttamento nel lavoro
I gravi squilibri provenienti dalla divisione del lavoro, la totale carenza di leggi che tutelino i lavoratori nei loro più elementari diritti ignorati o calpestati dall'arbitrio dei capitalisti imprenditori, gli aspetti disumani di sfruttamento ( con orari di lavoro di 14.15 ore al giorno ) cui sono sottoposti gli operai vengono denunciati dai teorici del socialismo cosiddetto 'utopistico' Simon, Fourier, Owen, Blanc, Proudhon.
Teorie socialiste e rivoluzione industriale
Le prime teorie interessate a mettere sotto accusa gli aspetti negativi della rivoluzione industriare e a riorganizzare la società in senso favorevole alle masse tendono a risolvere la questione sociale confidando in esperimenti locali di socialismo o nella collaborazione di capitalisti filantropi ( mutualismo di Owen) o addirittura nell'intervento del potere statale (socialismo governativo di Blanc) , senza porre in primo piano il problema della lotta politica operaia per la conquista del potere, come faranno invece Marx e Engels.
Proposte di riorganizzazione sociale
Distinguendo tra ceti parassitari e ceti produttrici , Simon ipotizza una società del lavoro diretta dai rappresentanti degli operai, intellettuali , industriali e tecnici.
Nei falansters secondo Fourier non solo il lavoro viene scelto spontaneamente ( lavoro attraente) ma prevede un ricambio continuo dell'applicazione.
Owen teorizza una forma di mutualismo e cooperativismo operaio col suo piano dei villaggi di cooperazione.
Escudendo ogni tipo di violenza il socialismo governativo di Blanc ritiene che lo Stato debba fornire capitali e leggi per la fondazione e la gestione delle fabbriche.