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Concetti Chiave

  • L'occasionalismo è un concetto filosofico che attribuisce la causalità esclusivamente a Dio, con gli atti umani che fungono da occasioni per l'intervento divino.
  • Nicola Malebranche, un pensatore del '600, elimina la causalità fisica, sostenendo che Dio è l'unico motore dietro le azioni fisiche.
  • La critica di David Hume al principio di causalità si ispira al pensiero di Malebranche, sebbene Hume fosse noto per il suo scetticismo religioso.
  • Nell'ambito politico, Carl Schmitt descrive il romanticismo come occasionalismo politico, caratterizzato da instabilità e fluttuazione continua.
  • Secondo Simmel, nell'espressionismo, l'opera d'arte diventa occasione per esprimere emozioni, rendendo il contenuto stesso indifferente.

Indice

  1. Il concetto di occasionalismo
  2. Malebranche e la causalità
  3. Hume e l'influenza di Malebranche
  4. Il romanticismo secondo Schmitt

Il concetto di occasionalismo

Il termine “occasione” colpisce perché, negli stessi anni in cui Simmel scrive il suo saggio, un noto politologo e filosofo del diritto, Carl Schmitt, il pensatore della teologia politica del ‘900, scrive un saggio sul romanticismo come occasionalismo politico: egli resuscita quel tipo di pensiero che, nel corso della modernità, prende il nome di “occasionalismo”.

Malebranche e la causalità

Nicola Malebranche fu un grande pensatore metafisico, che ebbe un’enorme importanza nel pensiero del ‘600 e, addirittura, è un punto chiave per capire la nascita dell’empirismo di Hume. Egli aveva tolto alla natura le cause; era un oratoriano cartesiano (era un religioso e al tempo stesso un deciso cartesiano): egli toglie la causalità in quanto tale ai corpi per risolvere alcuni problemi del cartesianesimo, cioè il rapporto tra res cogitans e res extensa, tra anima e corpo (che in Cartesio non si capiva come avveniva, si parlava della ghiandola pineale come punto di raccolta, ma non si capisce come l’anima agisce sul corpo). Non esiste, a suo avviso, causalità fisica; ma se tolgo il principio di causalità resta comunque l’enigma di una corrispondenza tra gli atti mentali e gli atti fisici: Malebranche risolve il problema sostenendo, teologicamente e metafisicamente, che il mio pensiero è solo l’occasione perché l’unica causa (Dio), non ne rimangono altre, possa determinare l’alzata del braccio. In altre parole, il mio atto mentale non è la causa, ma è l’occasione mediante cui l’unica causa, che è Dio, si alzi. L’unico essere motrice (che può muovere), l’unico motore è Dio. In questa maniera egli risolve, a suo modo, il problema di Cartesio e al tempo stesso dimostra, nello spirito di tanta parte del pensiero tra ‘500 e ‘600, che l’uomo nulla può se non si affida all’agire di Dio: un incontro singolare tra una problematica cartesiana e una problematica teologica. Una posizione quella di Malebranche che assomigliava molto più alla posizione di Calvino che a quella di Tommaso: questi non avrebbe certamente mai accettato questa eliminazione delle “cause seconde”, dal momento che tutto il suo pensiero le presuppone.

Hume e l'influenza di Malebranche

Come Malebranche, anche Hume critica il principio di causalità: egli aveva studiato a fondo Malebranche, la critica al principio di causa di Hume affonda le sue radici nell’eliminazione del principio di causa di Malebranche. Paradossalmente il laico Hume, che a malapena credeva negli dei, presuppone l’iter teologico di Malebranche nella sua critica al principio di causa.

Il romanticismo secondo Schmitt

Ne Il romanticismo politico, Carl Schmitt sostiene che nel Romanticismo tutto è fluttuante e nulla è fermo, tutto è occasione e nulla è stabile; un po’ come lo stadio estetico della vita messo in luce da Kierkegaard, diversamente dalla vita etica, il continuo passaggio da un’occasione all’altra. Secondo Simmel, l’opera espressionista diventa puramente occasione del fatto che in un preciso momento l’artista prova certe emozioni: il soggetto dell’opera diventa indifferente, può essere qualsiasi cosa perché ciò che conta è la mia emozione che si esprime attraverso un contenuto occasionale. Non è il contenuto in sé ad essere importante, ma ciò che esso rivela della mia passione: l’occasionalismo rende indifferente il contenuto.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il concetto centrale dell'occasionalismo secondo Malebranche?
  2. Malebranche sostiene che non esiste causalità fisica; il pensiero umano è solo l'occasione per l'intervento di Dio, l'unica vera causa.

  3. Come si collega l'occasionalismo al pensiero di Hume?
  4. Hume critica il principio di causalità, influenzato dall'eliminazione del principio di causa di Malebranche, che aveva studiato a fondo.

  5. In che modo Carl Schmitt interpreta l'occasionalismo nel Romanticismo?
  6. Schmitt vede il Romanticismo come un periodo in cui tutto è fluttuante e nulla è stabile, con eventi che sono occasioni piuttosto che realtà fisse.

  7. Qual è la posizione di Simmel riguardo all'opera espressionista?
  8. Simmel ritiene che l'opera espressionista sia un'occasione per esprimere emozioni personali, rendendo il contenuto indifferente rispetto all'emozione espressa.

  9. Come si differenzia la posizione di Malebranche da quella di Tommaso d'Aquino?
  10. Malebranche elimina le "cause seconde", mentre Tommaso d'Aquino le presuppone come fondamentali nel suo pensiero.

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