Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Nietzsche analizza la tragedia greca distinguendo tra impulsi apollinei e dionisiaci, simbolizzando razionalità e caos.
  • Per Nietzsche, la filosofia socratica ha portato al declino della consapevolezza umana come parte della Natura, promuovendo invece la ragione.
  • La crisi della tragedia e della filosofia rappresenta per Nietzsche la decadenza della civiltà occidentale.
  • Nonostante l'influenza di Schopenhauer, Nietzsche rifiuta l'ascesi, scegliendo un'accettazione entusiastica della vita attraverso la visione dionisiaca.
  • Nell'opera di Nietzsche, l'arte, soprattutto la musica, è vista come mezzo per comprendere il mondo e rinascere culturalmente.

Indice

  1. Origine della tragedia
  2. Principi fondamentali greci
  3. Decadenza della filosofia
  4. Crisi della tragedia
  5. Accettazione della vita

Origine della tragedia

Nella celebre opera “La nascita della tragedia dallo spirito della musica” (1872), Nietzsche spiega l’origine della tragedia, individuata nella distinzione tra apollineo e dionisiaco, i due impulsi opposti posti alla base dello spirito greco. L’apollineo scaturisce da un atteggiamento di fuga di fronte al divenire ed è il simbolo della razionalità e della ragione; il dionisiaco scaturisce dalla partecipazione al divenire ed è il simbolo dell’irrazionalità e del caos.

Principi fondamentali greci

Analizzando le tragedie greche, Nietzsche capì che la vita greca ruotava attorno a questi due principi fondamentali, espressi da due delle più importanti divinità del mondo greco: Apollo, dio della forma, dell’ordine e della misura, e Dioniso, dio dell’ebbrezza, degli istinti e del divenire. Questa doppia concezione rappresentava l’equilibrio che i greci erano riusciti a trovare. In un primo tempo nella Grecia presocratica, l’impulso apollineo e l’impulso dionisiaco convivevano separati e opposti. In seguito, nell’età della tragedia di Sofocle ed Eschilo, i due impulsi si armonizzarono tra loro. Infatti, la grande tragedia manifesta una perfetta armonia tra apollineo e dionisiaco. I greci credevano però che fosse sempre il dionisiaco a prevalere, dal momento che l’ordine e la misura non possono avere il sopravvento sulla casualità della natura.

Decadenza della filosofia

Secondo Nietzsche, la filosofia cominciò a decadere con Socrate, poiché egli aveva affermato che gli uomini sono soprattutto lògos, cioè ragione e, dunque, razionalità. Nietzsche, invece, rifacendosi a Schopenhauer, sosteneva l’idea che gli uomini fossero essenzialmente corpo, dunque istinti: con l’avvento della filosofia socratica, gli uomini persero questa consapevolezza, diventando deboli. Infatti, tramite la ragione e il progresso, gli uomini si sono allontanati progressivamente dalla Natura. Mentre la morte nel periodo greco veniva vista come il termine del ciclo naturale e gli uomini, facendo parte della Natura, non avevano paura di essa; nel XIX secolo, invece, l’uomo, ormai lontano dalla Natura e convinto di poterla dominare e controllare attraverso la ragione, non vede più la morte come un punto essenziale della vita naturale e per questo motivo la teme e da ciò è scaturita la necessità di credere a un Dio a cui ricongiungersi dopo la morte. Questa, secondo Nietzsche è la più grande delle menzogne raccontate dall’uomo e pertanto deve essere demolita per costruire un nuovo sapere, fondato sul principio che l’uomo è Natura e corpo e non spirito (ovvero qualcosa che non ha a che fare con il mondo naturale e che va al di la di esso).

Crisi della tragedia

La crisi della filosofia, avvenuta ad opera di Socrate, corrispose con la crisi della tragedia, avvenuta ad opera di Euripide: con queste due crisi, l’equilibrio e l’armonia fra apollineo e dionisiaco si ruppero definitivamente e, così l’apollineo trionfò sul dionisiaco fin quasi a soffocarlo. La decadenza della tragedia diviene metafora della decadenza della civiltà occidentale.

Accettazione della vita

Nonostante sia stato enormemente influenzato dalla filosofia schopenhaueriana, Nietzsche rifiuta il concetto dell’ascesi, contrapponendo alla noluntas, fin dall’inizio, un atteggiamento di accettazione entusiastica della vita. Per Nietzsche la vita è non ha ordine né scopo e il caso la domina. Due atteggiamenti sono allora possibili:

- La fuga di fronte al divenire, che mette capo all’ascesi schopenhaueriana (visione apollinea);

- L’accettazione della vita così com’è, che mette capo all’esaltazione della vita nella sua interezza e al concetto di oltreuomo (visione dionisiaca).

Di fronte a queste due possibilità, la scelta di Nietzsche è quella dionisiaca, del «sì» totale al mondo. Il mondo è per Nietzsche costituito dalla lotta tra gli opposti primordiali della vita e della morte, della gioia e del dolore ecc. Soltanto l’arte riesce a comprenderlo veramente. Da ciò il carattere metafisico dell’arte: a partire dall’arte, viene spiegato il mondo. Tutto ciò sfocia nell’ideale di una rinascita della cultura tragica (e quindi dionisiaca) incentrata sull’arte e, in particolare, sulla musica, di cui il filosofo scorge Wagner un’incarnazione emblematica.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine della tragedia secondo Nietzsche?
  2. Nietzsche spiega l'origine della tragedia nella distinzione tra apollineo e dionisiaco, due impulsi opposti alla base dello spirito greco, rappresentati dalle divinità Apollo e Dioniso.

  3. Come si manifesta l'equilibrio tra apollineo e dionisiaco nella tragedia greca?
  4. Nelle tragedie di Sofocle ed Eschilo, i due impulsi si armonizzano perfettamente, con il dionisiaco che prevale, poiché l'ordine non può dominare la casualità della natura.

  5. Qual è la critica di Nietzsche alla filosofia socratica?
  6. Nietzsche critica Socrate per aver affermato la supremazia della ragione, allontanando l'uomo dalla sua essenza istintiva e dalla Natura, portando alla paura della morte e alla necessità di credere in un Dio.

  7. In che modo Nietzsche si differenzia da Schopenhauer?
  8. Pur influenzato da Schopenhauer, Nietzsche rifiuta l'ascesi e abbraccia un'accettazione entusiastica della vita, scegliendo un atteggiamento dionisiaco di affermazione totale del mondo.

  9. Qual è il ruolo dell'arte secondo Nietzsche?
  10. L'arte ha un carattere metafisico e riesce a comprendere il mondo, spiegandolo attraverso la lotta tra opposti primordiali, e rappresenta l'ideale di una rinascita della cultura tragica e dionisiaca.

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