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Nietzsche
La tragedia è il momento esemplare. La verità è ciò che penso io, spiegare razionalmente, non è più il rapporto dell’uomo col destino. La verità non è a misura della ragione è altro. Anche il più orgoglioso degli uomini vuole che gli altri seguano il suo fare e il suo pensare. L’intelletto umano è un organo nell’esistenza. Verità razionale. È però generatrice di illusione, fantasie. L’uomo se non generasse illusione non potrebbe vivere, l’uomo pretende che siano vere. Pensando la realtà come capace di verità e bontà. Smontare la menzogna. Far vedere che maschera tutt’altro. Fare una genealogia della cultura occidentale cioè andare a trovare la sua vera genesi. L’istinto o la mossa che ha generato “umano troppo umano” già il titolo contiene la ricerca di Nietzsche. Moventi umani, componenti di base. Chimica delle idee, dei sentimenti morali, genetici. La verità sia un originario non abbia origine dall’errore. L’intelletto umano ha fatto venire il fenomeno. Continua a divenire e farsi. Hanno creato ciò che pensiamo ora sia un senso. La cosa in sé è degna di una risata.
Brano “Fenomeno e cosa in sé” il senso della realtà proietta l’uomo. Non capiamo che lo abbiamo messo noi addirittura in tempi antichissimi da arrivare a pensare che sono proprie. Dove voi vedete ideali io vedo cose “umane troppo umane”. Ciò che l’uomo sceglie è il prodotto di un meccanismo fisico. Lo stesso io, non solo la libertà dell’io. È anche l’uomo stesso a essere una costruzione. L’io è un prodotto. Il cristianesimo è il luogo dove si è cristallizzata l’idea che il centro sia l’uomo con la ragione, un uomo capace di bene. Per Nietzsche Dio è il termine che dice che la realtà ha senso positivo consistente. Una cosa profondamente vera perché Dio esprime questa idea, sinonimo della consistenza della realtà. Se distruggo rompo la consistenza della realtà. Nietzsche è colpito dal cristianesimo, ha pervaso la storia di una visione della morale. La vita vera è ebrezza, istinto, dominio. Il cristianesimo ha indebolito e allontanato dalla vita l’uomo. Il cristianesimo è una menzogna. Ha illuso e infiacchito il genere umano. Il cristianesimo ha come menzogna la sua morale.
NIETZSCHE
La tragedia è il momento esemplare. La verità è ciò che penso io, spiegare
razionalmente, non è più il rapporto dell’uomo col destino. La verità non è a misura
della ragione è altro. Anche il più orgoglioso degli uomini vuole che gli altri seguano il
suo fare e il suo pensare. L’intelletto umano è un organo nell’esistenza. Verità
razionale. È però generatrice di illusione, fantasie. L’uomo se non generasse illusione
non potrebbe vivere, l’uomo pretende che siano vere. Pensando la realtà come capace
di verità e bontà. Smontare la menzogna. Far vedere che maschera tutt’altro. Fare una
genealogia della cultura occidentale cioè andare a trovare la sua vera genesi. L’istinto
o la mossa che ha generato “umano troppo umano” già il titolo contiene la ricerca di
Nietzsche. Moventi umani, componenti di base. Chimica delle idee, dei sentimenti
morali, genetici. La verità sia un originario non abbia origine dall’errore. L’intelletto
umano ha fatto venire il fenomeno. Continua a divenire e farsi. Hanno creato ciò che
pensiamo ora sia un senso. La cosa in sé è degna di una risata.
Brano “Fenomeno e cosa in sé” il senso della realtà proietta l’uomo. Non capiamo che
lo abbiamo messo noi addirittura in tempi antichissimi da arrivare a pensare che sono
proprie. Dove voi vedete ideali io vedo cose “umane troppo umane”. Ciò che l’uomo
sceglie è il prodotto di un meccanismo fisico. Lo stesso io, non solo la libertà dell’io. È
anche l’uomo stesso a essere una costruzione. L’io è un prodotto. Il cristianesimo è il
luogo dove si è cristallizzata l’idea che il centro sia l’uomo con la ragione, un uomo
capace di bene. Per Nietzsche Dio è il termine che dice che la realtà ha senso positivo
consistente. Una cosa profondamente vera perché Dio esprime questa idea, sinonimo
della consistenza della realtà. Se distruggo rompo la consistenza della realtà.
Nietzsche è colpito dal cristianesimo, ha pervaso la storia di una visione della morale.
La vita vera è ebrezza, istinto, dominio. Il cristianesimo ha indebolito e allontanato
dalla vita l’uomo. Il cristianesimo è una menzogna. Ha illuso e infiacchito il genere
umano. Il cristianesimo ha come menzogna la sua morale.
“La gaia scienza” –L’uomo folle- conseguenze dell’uccidere Dio. C’è solo notte e si
precipita. Non lo abbiamo sostituito ma dobbiamo capire come vivere senza Dio quindi
senza consistenza.
“Delle tre metamorfosi” da “Così parlò Zarathustra” l’immagine del fanciullo
come l’innocente.
La morte di Dio è il fatto che siamo qui e quello che stiamo facendo non è niente. La
realtà è semplicemente se stessa, non rimanda a niente. La figura di Zarathustra è
l’annunciatore di questa nuova possibilità. L’uomo nuovo che non è mai stato capace
di vivere senza Dio in una realtà che non ha consistenza. Una nuova salute. Profetizza
l’arrivo dell’uomo nuovo. Cammello, l’idea di un essere che rinuncia a sé per altro che
viene nominato come verità.
Zarathustra è disegnato da Nietzsche. Continuare a vivere togliendo Dio, c’è bisogno
di un altro uomo. Zarathustra è annunciatore di qualcosa che sta per venire. Devono
essere la generazione che recide il legame con qualcosa sopra sé stessi. Il problema
della verità è una malattia, rimanere attaccati alla terra serve per non cadere nella
convinzione che c’è altro oltre ciò che c’è adesso. “Volere sé stesso al di là di quello
che si è” compiere un atto di volontà in cui si voglia essere qualcuno senza questo.
Voler essere qualcuno senza più ragione, senza verità, progresso, bellezza, eticità. Non
è l’uomo che si accontenta anzi compie l’atto di volontà più grande. Il passaggio al
superuomo è un atto di volontà. L’ateo non è l’oltre-uomo. Il superuomo vuole essere
senza più il problema del senso. L’ultimo uomo è chiamato a disprezzarsi, compiere il