JAS.G
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Concetti Chiave

  • Edmund Husserl, tedesco, è il fondatore del movimento fenomenologico, opponendosi al metodo scientifico e al positivismo.
  • Nel 1930, critica il metodo scientifico cartesiano sostenendo che l'approccio razionale e numerico contribuisce alla crisi culturale.
  • Husserl propone la fenomenologia come soluzione alla crisi della scienza europea, attraverso la sospensione del giudizio e la descrizione del mondo.
  • La fenomenologia di Husserl si focalizza su essenze e strati di senso, esplorando come la coscienza interagisce con il mondo.
  • Husserl reinterpreta la teoria dell'intenzionalità di Brentano, vedendo la coscienza come attivamente orientata verso i contenuti esterni.

Indice

  1. Critica al metodo scientifico
  2. La fenomenologia come soluzione
  3. Teoria della coscienza

Critica al metodo scientifico

Tedesco, fonda il movimento fenomenologico.

Secono Husserl il metodo scientifico fa fallire l' uomo e infatti l' errore del positivismo è l' affidamento al metodo scientifico .

Nel 1930 scrive Apparente paradossale dove accusa il metodo scientifico basato sulla matrice cartesiana.

La fenomenologia come soluzione

Husserl vive il periodo tra il Positivismo e l' età della crisi. Secondo il filosofo parte intregrante della crisi è l'approccio cartesiano dell'oggetto che dipende realmente dal soggetto.

Se l'uomo ragiona solo in modo razionale e numerico non si uscirà mai dalla crisi, infatti la qualità ha spessore ontologico, non è un accessorio, essa è mondo.

Per uscire dalla crisi ci vuole la fenomenologia. Infatti, scrive La fenomomenologia come risposta alla crisi della scienza europea, che prevede due passi :

- empochè, cioè la sospensione dell atteggiamento naturale. Quando l' uomo sospende il suo giudizio è in grado di vedere il mondo.

Se si è in grado di vederlo , si passa a....

- descrivere il mondo; vedendo il mondo posso capire com'è fatto. Il mondo è fatto di :

- essenze;

- strati di senso.

Teoria della coscienza

Husserl prende spunto dallo spicologo Franz Bretano e rielabora la Teoria della internazionalità della coscienza dove dice che la coscienza non è un contenitore puro meramente passivo, ma è internazionale e orientata a contenuti al di fuori di sè. La coscienza non è separabile dall' oggetto di cui è cosciente, essa si da sempre come coscienza di qualcosa.

Con l' attività della coscienza l'uomo dà senso al mondo (pone strati di senso). Infatti, una parte del mondo dipende dalla coscienza che la guarda.

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