Concetti Chiave
- La pubblicazione del 1927, "Essere e tempo", rappresenta una fenomenologia ontologica incompleta a causa di difficoltà teoretiche nella sua continuazione.
- Heidegger e Cassirer si confrontano nel 1929 a Davos sull'interpretazione di Kant, con Heidegger che vede Kant come un precursore dello storicismo, enfatizzando la storicità e la temporalità della conoscenza.
- Dagli anni '30, Heidegger introduce un nuovo approccio filosofico, evidenziato da opere come "Introduzione alla metafisica" e "La dottrina platonica sulla verità", che ridefiniscono concetti di verità e metafisica.
- Nel 1947, con "Lettera sull’umanesimo", Heidegger risponde a Sartre promuovendo un'idea anti-umanistica della filosofia.
- La filosofia di Heidegger evolve ulteriormente negli anni '50 con "Sentieri interrotti" e "Cammino verso il linguaggio", enfatizzando il linguaggio come evento dell'essere e il pensiero come un percorso incerto.
Indice
Pubblicazione di Essere e tempo
Nel 1927 pubblica Essere e tempo, opera progettata come una «fenomenologia ontologica», cioè come un discorso di ontologia inizialmente concepito in due volumi, ma la seconda parte non venne mai completata, perché in seguito al primo capitolo, Kant e il problema della metafisica, Heidegger si trovò in un’impossibilità teoretica di proseguire; il secondo capitolo di questa ontologia sarebbe dovuto partire dall’esame della filosofia kantiana e da una certa sua interpretazione.
Confronto tra Cassirer e Heidegger
A proposito della figura di Kant, nella cittadina svizzera di Davos, in cui si era soliti intrattenere seminari di carattere filosofico, nel 1929 si tenne un celebre confronto tra Cassirer e Heidegger, che non si risolse con la vittoria di uno, ma con una sostanziale incomprensione; per Cassirer Kant è un epistemologo, un filosofo della conoscenza e il cuore della Critica della ragion pura sta nel privilegiamento della conoscenza astorica quale si attua nelle scienze naturali. Heidegger si sofferma sullo schematismo trascendentale, sulla dottrina della temporizzazione delle categorie; perciò, egli non interpreta Kant come epistemologo ma, interessato al cuore metafisico della Critica della ragion pura, come colui che ha scoperto la storicità e la temporalità della conoscenza: Kant sarebbe un precursore dello storicismo e delle sue principali questioni. Infatti, nella prima Critica si sviluppa l’idea di un’immaginazione produttiva e non riproduttiva, vi è quindi l’affermazione che facoltà umana di immaginare non sia tesa a riprodurre quanto già esperito, bensì a creare nuovi dati, così come sostenevano i romantici.
Opere del secondo Heidegger
A partire dagli anni ’30, quindi in seguito alla «svolta», le opere vengono attribuite al cosiddetto “secondo Heidegger”; nel 1935 pubblica Introduzione alla metafisica, nel 1937 Hölderlin e l'essenza della poesia, un interesse verso il pensare poetico che avrà un certo seguito, intorno a cui si svolse nel 1936 una conferenza a Roma.
La dottrina platonica sulla verità
Al 1942 risale La dottrina platonica sulla verità, dove è presente quella “novità” heideggeriana sul concetto greco di verità, non più inteso come rappresentazione ma come disvelamento, alètheia. Nel 1947 pubblica la Lettera sull’umanesimo, in risposta all’Esistenzialismo è un umanismo (1946) di Sartre, sostenendo che la filosofia in generale non è assolutamente umanistica, ma è un anti-umanesimo.
Sentieri interrotti e filosofia
Nel 1950 pubblica una raccolta di saggi intitolata Sentieri interrotti, in cui propone l’immagine di un pensiero che non percorre strade già definite, ma sentieri interrotti e insicuri; fare filosofia è, così come emergeva nelle opere di Jung, camminare lungo “sentieri nel bosco”, i quali non vanno solo intrapresi ma, spesso, richiedono anche di essere costituiti, poiché interrotti; essi, inoltre, non portano alla luce del giorno, quanto a delle radure, il che significa un progressivo disvelamento della verità, mai completo, ma sempre accompagnato dall’ombra.
Cammino verso il linguaggio
Nel 1959 Heidegger presenta ufficialmente la sua nuova filosofia in Cammino verso il linguaggio, dove espone la dottrina dell’essere come evento del linguaggio, dell’uomo come pastore dell’essere, che non è padrone nemmeno del proprio linguaggio (anti-umanesimo). In Nietzsche, del 1961, presenta in due volumi un’interpretazione del filosofo come l’ultimo dei metafisici.
Domande da interrogazione
- Qual è l'opera principale di Heidegger e quale fu il suo progetto iniziale?
- Qual è stata la principale differenza interpretativa tra Heidegger e Cassirer riguardo a Kant?
- Come si evolve il pensiero di Heidegger negli anni '30 e '40?
- Qual è il significato dei "sentieri interrotti" nella filosofia di Heidegger?
L'opera principale di Heidegger è "Essere e tempo", progettata come una "fenomenologia ontologica" in due volumi, ma la seconda parte non fu mai completata.
Cassirer vedeva Kant come un epistemologo, mentre Heidegger lo interpretava come un precursore dello storicismo, concentrandosi sulla storicità e temporalità della conoscenza.
Negli anni '30 e '40, Heidegger si concentra su un pensiero poetico e introduce nuove interpretazioni della verità e dell'essere, come nel concetto di alètheia e nell'anti-umanesimo.
I "sentieri interrotti" rappresentano un pensiero che non segue strade definite, ma richiede di essere costituito, simboleggiando un disvelamento progressivo e mai completo della verità.