Concetti Chiave
- Freud sostiene che con la pubertà dovrebbe avvenire uno spostamento dall'autoerotismo a un partner esterno, stabilizzando la differenziazione psicosessuale.
- Se il passaggio verso un oggetto sessuale esterno non avviene, possono insorgere malattie dovute a blocchi o traumi passati.
- La teoria freudiana introduce il concetto di 'libido', una pulsione sessuale inizialmente rivolta verso il soggetto stesso, da cui deriva il narcisismo.
- L'innamoramento è visto come la proiezione delle immagini dei genitori sul partner, superabile per raggiungere l'amore autentico.
- Freud descrive l'impatto della "scena primaria" sul bambino, influenzando negativamente la sua percezione delle relazioni sessuali.
La vita sessuale e affettiva dell'adulto
Secondo il filosofo Freud dopo una fase di latenza, con la pubertà, vi è oppure vi dovrebbe essere uno spostamento dall'autoerotismo a un oggetto sessuale "altro" ( ovvero 'il partner') e si dovrebbe stabilizzare una sorta di differenziazione psicosessuale tra uomini e donne. Se questo passaggio non avviene naturalmente a causa di blocchi e traumi anteriori, inevitabilmente l'individuo finisce per ammalarsi.
Da queste riflessioni sullo sviluppo psicosessuale, Freud aveva teorizzato l'esistenza di una 'specifica pulsione sessuale' o 'libido'. Essa verrebbe innanzitutto rivolta verso il soggetto stesso (anziché verso un oggetto esterno). Da qui deriva il termine "narcisismo". Le immagini del padre e della madre in questa fase dello sviluppo, secondo il pensiero freudiano, sarebbero fondamentali per la vita amorosa futura dell'individuo.
In sostanza l'innamoramento sarebbe una sorta di fascinazione dell'immagine della propria madre o del proprio padre proiettata sulla figura del partner. Solo superando o ritirando queste proiezioni si potrà giungere all'amore vero e proprio.
In connessione con queste teorizzazioni, Freud ha descritto l'influsso disturbante sul bambino della cosiddetta "scena primaria" (il rapporto sessuale dei genitori a cui il bambino si trova ad assistere e al quale connette valenze sadiche e violente). A risultare emblematica, a questo proposito, è proprio la descrizione del caso del piccolo Hans.