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Concetti Chiave

  • Le fissazioni nella fase edipica possono influenzare la personalità, portando a tratti risoluti, orgogliosi e autonomi, e possono anche condizionare l'orientamento sessuale e l'approccio all'intimità.
  • La fase di latenza è considerata da Freud come un periodo di pausa della libido, durante il quale i bambini si concentrano su amicizie e trasformazioni fisiche, favorendo la crescita sociale e fisica.
  • La fase genitale rappresenta la maturazione sessuale, un processo di crescita che continua per tutta la vita, con la risoluzione dei conflitti precedenti essenziale per uno sviluppo personale equilibrato.
  • Freud percepisce la civiltà come un compromesso necessario che comporta il sacrificio di desideri libidici, costituendo così una causa di nevrosi.
  • La religione è vista da Freud come un'illusione che offre conforto emotivo contro le avversità e la paura della morte, fungendo da surrogato del rapporto figlio-padre.

Indice

  1. Fissazioni edipiche e personalità
  2. La fase di latenza
  3. La fase genitale e la personalità
  4. Società e nevrosi secondo Freud
  5. Religione come illusione consolatoria

Fissazioni edipiche e personalità

Le fissazioni che si sviluppano durante la fase edipica possono portare a personalità risolute, orgogliose, autonome e, diciamocelo, anche un po' egoiste. Freud, con il suo stile inconfondibile, suggeriva che se il bambino non riusciva a identificarsi con il genitore dello stesso sesso, potesse manifestarsi l’omosessualità.

Immaginate un padre severissimo, talmente distante che il bambino non sa proprio come rispecchiarsi in lui… da lì può partire una sorta di "separazione affettiva" che potrebbe culminare in un disorientamento sessuale. Le persone che rimangono incastrate in queste fissazioni, secondo Freud, potrebbero finire per avere tendenze a vivere l'intimità in modo un po’ più "creativo": asessualità, promiscuità, puritanismo o, perché no, amoralità. Insomma, tutto può succedere.

La fase di latenza

Ecco la fase in cui, a dispetto di Freud che non la considera una vera e propria fase psicosessuale, si dà una pausa alla libido, come se avesse preso una lunga vacanza. Tra i 6 anni e la pubertà, i bambini si concentrano su altre cose: amicizie con i coetanei dello stesso sesso e un'attenzione spasmodica alle trasformazioni fisiche che iniziano a diventare evidenti. In pratica, è come se la libido si fosse messa in stand-by per un po', lasciando spazio alla crescita sociale e fisica. Freud la vede importante, ma più come una parentesi.

La fase genitale e la personalità

Poi arriva la pubertà, e con essa la fase genitale, che segna l’inizio di un processo continuo di crescita e maturazione. Questa fase ci accompagna lungo tutto il percorso della vita, e Freud ci dice che se non risolviamo i conflitti e le fissazioni lasciate dalle fasi precedenti, finirà che non avremo abbastanza "energia sessuale" per realizzarci come persone. Immaginate che la libido sia come un esercito di 100 soldatini distribuiti in base alle esperienze di ogni fase: orale, anale, fallica e genitale. La distribuzione è personalizzata, ognuno mette il suo esercito dove crede, e questa distribuzione forma la nostra personalità. Quindi, secondo Freud, ciascuno di noi sarà un po’ più orale, anale, edipico e genitale, e tutto ciò ci rende unici nel nostro modo di relazionarci con il mondo e con noi stessi. Come dire, l’autosufficienza emotiva dipende da come abbiamo gestito i soldatini della libido nelle varie fasi.

Società e nevrosi secondo Freud

Secondo Freud, la società è necessaria per la sopravvivenza: vivere con gli altri rende le cose più facili. Tuttavia, questa convivenza comporta dei costi. Per adattarsi alla vita sociale, bisogna sacrificare una bella fetta dei propri desideri libidici, e questo porta inevitabilmente alla nascita delle nevrosi.

Religione come illusione consolatoria

E qui entra in gioco la religione. Freud la vede come una sorta di "illusione consolatoria", una specie di comfort emotivo che ci aiuta a fronteggiare il terrore delle forze naturali, a fare pace con le crudeltà del destino e, soprattutto, a superare la paura della morte. La religione offre un tipo di consuelo che ci aiuta a digerire le rinunce e le privazioni che la civiltà ci impone. Nel rapporto tra l’essere umano e Dio, Freud vede una riproposizione del rapporto figlio-padre: come un bambino cerca protezione e risposte nel padre, così l’adulto le cerca in un’entità divina onnipotente. E, come sempre, la soluzione è una "protezione" che, in fondo, ci fa sentire meglio anche nei momenti più difficili.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le conseguenze delle fissazioni nella fase edipica secondo Freud?
  2. Le fissazioni nella fase edipica possono portare a personalità risolute, orgogliose, autonome e talvolta egoiste. Possono anche influenzare l'orientamento sessuale e il modo di vivere l'intimità.

  3. Cosa caratterizza la fase di latenza secondo Freud?
  4. La fase di latenza è un periodo di pausa della libido, durante il quale i bambini si concentrano su amicizie e trasformazioni fisiche, lasciando spazio alla crescita sociale e fisica.

  5. Come descrive Freud la fase genitale?
  6. La fase genitale segna l'inizio della maturazione sessuale e continua per tutta la vita. La risoluzione dei conflitti delle fasi precedenti è cruciale per avere energia sessuale sufficiente per realizzarsi come persone.

  7. Qual è la visione di Freud sulla civiltà e le sue implicazioni?
  8. Freud vede la civiltà come necessaria ma costosa, poiché richiede il sacrificio dei desideri libidici, portando alla nascita delle nevrosi.

  9. Come interpreta Freud il ruolo della religione nella società?
  10. Freud considera la religione un'illusione consolatoria che offre conforto emotivo, aiutando a fronteggiare le forze naturali, le crudeltà del destino e la paura della morte.

Domande e risposte

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