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Concetti Chiave

  • Freud ha descritto le pulsioni psichiche in conflitto, evidenziando le loro caratteristiche e destini come conversione, rimozione e sublimazione.
  • Le pulsioni fondamentali individuate da Freud sono "eros", legato alla vita e sessualità, e "thànatos", una pulsione di morte orientata al ritorno all'inanimato.
  • Il thànatos si manifesta attraverso il masochismo primario e tendenze distruttive, culminando in un desiderio di regressione all'inorganico.
  • Freud ha esplorato la regolazione delle forze psichiche secondo il principio di piacere, che riduce la tensione, e dispiacere, che la aumenta.
  • Il principio di piacere è limitato dal principio di realtà e dalla coazione a ripetere, che induce a rivivere compulsivamente esperienze infantili.

Indice

  1. Le pulsioni secondo Freud
  2. Eros e thànatos
  3. Principio di piacere e dispiacere

Le pulsioni secondo Freud

Durante il suo percorso filosofico Freud, dal punto di vista dinamico, ha evidenziato le forze psichiche in conflitto l'uno con l'altra. Nell'opera "Pulsioni e loro destini" del 1915 ha descritto le caratteristiche generali delle pulsioni, la loro forza, la meta e i loro destini: la conversione nell'opposto, la rimozione e la sublimazione.

Le pulsioni secondo Freud, non hanno sempre un carattere 'progressivo' (ovvero quello di agevolare lo sviluppo dell'individuo e della specie), piuttosto 'conservativo' (ovvero quello di ristabilire condizioni precedenti).

Eros e thànatos

Il filosofo aveva individuato due pulsioni fondamentali: "eros" (con questo termine intendeva l'insieme delle pulsioni libidiche cioè la sessualità, ma anche la tendenza di ogni cellula alla vita, a differire la morte) e thànatos (con questo termine intendeva una sorta di pulsione di morte, cioè la tendenza istintiva dell'organismo di dissolversi e al ritorno a uno stato inanimato).

È proprio il thànatos alla fine a prevalere, si esprime innanzitutto in una sorta di "masochismo primario" per arrivare a vere e proprie pulsioni aggressive e distruttive, una sorta di tendenza a "ritornare nel grembo della madre" e, infine, a regredire all'inorganico.

Principio di piacere e dispiacere

Freud dal punto di vista "economico", ha considerato la regolazione delle forze psichiche secondo i principi di piacere e dispiacere. Nell'opera "Al di là del principio di piacere" del 1920 aveva affermato come il piacere conducesse a una riduzione della tensione, mentre il dispiacere a un aumento della tensione.

Ma questo principio di piacere e dispiacere è limitato sia dal 'principio di realtà', necessità di adattarsi alla realtà, sia dalla 'coazione a ripetere', cioè l'induzione di molti individui a ripetere situazioni dell'infanzia in modo compulsivo.

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