Concetti Chiave
- Freud compara il bisogno sessuale alla fame, definendo la pulsione sessuale come libido, sostenuta da basi biologiche.
- Contrariamente alle credenze popolari, Freud sostiene che la pulsione sessuale non si forma solo nell'infanzia, richiedendo studi più approfonditi.
- Nel concetto freudiano, l'oggetto sessuale è la persona da cui parte la pulsione, mentre la meta sessuale è l'azione verso cui essa spinge.
- Nell'Introduzione alla psicoanalisi, l'Es è descritto come una parte della personalità che segue il principio del piacere, ignorando la logica e la moralità.
- Il rapporto tra l'Io e l'Es è paragonato a quello tra un cavaliere e il suo cavallo, dove l'Io guida solo quando è in sintonia con i desideri dell'Es.
La teoria della libido
In Tre saggi sulla teoria sessuale Freud, in contrapposizione alla credenze popolari e con il sostegno della biologia, afferma che il bisogno sessuale denota una pulsione sessuale, definita libido, del tutto analoga alla fame.
Freud smentisce anche il fatto che tale pulsione si formi a seguito dell’infanzia, ritiene che prima di poter prendere posizione sono necessari studi approfonditi.
Ritiene infine che la persona dalla quale parte la pulsione sessuale possa essere definita oggetto sessuale, mentre l’azione verso la quale la pulsione spinge, meta sessuale.
L'Es e il principio del piacere
Nell’introduzione alla psicoanalisi Freud parla dell’Es, una parte della nostra personalità non definibile in maniera precisa, alla quale ci si può avvicinare attraverso paragoni. L’Es agisce al solo scopo di soddisfare i bisogni pulsionali, nell’osservanza del principio del piacere. Non è quindi governato dalle leggi del pensiero logico, non conosce poi giudizi, il bene, il male e quindi la moralità.
Il rapporto tra Io ed Es
Nel brano il rapporto fra l’Io, la parte conscia dell’uomo, e l’Es viene paragonato a quello fra il cavaliere e il suo destriero: il cavallo offre l’energia per la locomozione, invece il cavaliere può determinare la meta e dirigere il movimento del cavallo. Accade spesso però che il cavaliere si limiti a guidare il cavallo dove quest’ultimo ha scelto di andare. L’Io sembrerebbe quindi avere il controllo dell’Es quando inconsciamente percorre la stessa direzione dell’Es, nei momenti quindi in cui l’Io tende verso i desideri insiti nella persona.