GemmaFerla
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Concetti Chiave

  • Freud ha adottato il mito greco di Edipo per spiegare lo sviluppo psicosessuale nei bambini, evidenziando l'attrazione verso il genitore di sesso opposto.
  • Nel complesso di Edipo, il bambino maschio vede il padre come un modello ma anche come un rivale per l'affetto della madre.
  • Anche le bambine sviluppano un complesso simile, invertendo i ruoli di attrazione e rivalità verso i genitori.
  • Il complesso di castrazione descrive la paura del bambino di una punizione fisica da parte del genitore dello stesso sesso per i suoi sentimenti verso l'altro genitore.
  • Un corretto sviluppo del complesso di Edipo porta alla formazione dell'Io, Es e Super-io, fondamentali per l'equilibrio psichico e sociale.

Indice

  1. Il complesso di Edipo
  2. Identificazione e rivalità
  3. Complesso di castrazione
  4. Costruzione dell'identità

Il complesso di Edipo

Freud ha recuperato dall’antica Grecia il concetto dello sviluppo del complesso di Edipo, mito in cui il protagonista, Edipo appunto, sì è innamorato della sua mamma.

Questo pensiero, afferma il filosofo, è il vissuto che un individuo di otto-nove anni vive attraverso una corretta relazione con entrambi i genitori.

Identificazione e rivalità

Il bambino maschio solitamente si identifica nella figura paterna, che ne diventa il modello e l’esempio da imitare; allo stesso tempo, però, egli vive anche un rapporto di innamoramento nei confronti della madre.

Il padre diventa così un rivale in quanto ruba il posto accanto alla madre.

Secondo Freud, lo stesso ragionamento ed atteggiamento invertito vale anche per una bambina femmina.

Complesso di castrazione

Tutto questo porta allo sviluppo del “complesso di castrazione”, ovvero il bambino ha timore di subire un danno ai genitali da parte del genitore dello stesso sesso come punizione per i sentimenti sessuali verso il genitore dell’altro sesso.

Costruzione dell'identità

Tutto quello che avviene in un percorso lineare consente di costruire un proprio io, es e super-io, capaci di relazionarsi in modo equilibrato.

Quello che siamo dentro come passione non sempre può venire espresso, bisogna basarsi anche sul principio di realtà: non è possibile soddisfare in modo immediato il piacere.

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