Concetti Chiave
- Freud vede i sogni come prodotti dell'attività psichica durante il sonno, con un contenuto manifesto e uno latente.
- Il lavoro onirico trasforma le idee latenti in sogni manifesti attraverso condensazione e spostamento.
- L'analisi dei sogni mira a risalire dal contenuto manifesto a quello latente, svelando desideri inibiti.
- Il metodo analitico di Freud si concentra sulla decifrazione dell'inconscio per curare le nevrosi, partendo da sintomi psichici.
- Il processo analitico coinvolge il rapporto tra analista e paziente, utilizzando tecniche come le associazioni libere e il transfert.
Indice
Il sogno secondo Freud
E’ un campo di solito ignorato dalla scienza. Per Freud il sogno è il prodotto dell’attività psichica di chi dorme. Si presentano solitamente come privi di senso e compito dell’analista è decifrare l’enigme che nascondono. Ci sono due livelli del sogno:
- Il contenuto manifesto
- Il contenuto latente (sentimenti e pensieri che la coscienza ha rimosso e che riemergono nel sogno)
Processo di trasformazione onirica
Vi è un processo di trasformazione (lavoro onirico) che porta dalle idee latenti al sogno manifesto che avviene in due modi:
- Per condensazione (un personaggio sognato è una sovrapposizione di individui diversi aventi un punto in comune)
- Per spostamento (l’intensità psichica delle idee latenti si trasferisce su immagini che nel sogno sembrano avere poca importanza)
Compito dell’analisi è risalire dal contenuto manifesto a quello latente.
Esiste inoltre una “lingua del sogno” che appartiene ad un sistema espressivo arcaico, di interesse simbolico a volte sessuale.
Per Freud il sogno è “realizzazione velata di desideri inibiti”, l’espressione di desideri che la coscienza disapprova.
Obiettivo del lavoro analitico
Il lavoro analitico ha come obiettivo decifrare l’inconscio, per fare riaffiorare il “rimosso” e con ciò curare la nevrosi. Prende le mosse da sintomi, cioè segni di una malattia psichica che origina in ciò che sta oltre la sfera della coscienza.
Ruolo dell'analista e del paziente
Bisogna condurre il paziente a rinunciare alle sue rimozioni per aiutarlo a liberarsi dei sintomi del suo stato patologico. L’analista, come l’archeologo, risale ai fatti psichici dei primi anni di vita dell’individuo, ma a differenza dell’archeologo, il materiale non è mai perduto, ma l’essenziale si è conservato e può essere riportato alla luce. Il lavoro analitico è centrato sul rapporto fra analista e paziente, molto delicato perché mette in gioco pulsioni profonde. Il compito dell’analista è quello di vincere le resistenze del paziente e, con il metodo delle “associazioni libere” prendere le mosse da sogni, ricordi, lapsus, ecc. per comunicare quali immagini o ricordi vengono suscitati. L’identificazione delle cause remote delle nevrosi non basta a guarire: occorre un percorso emotivo in cui il paziente rivive emotivamente il conflitto, con la possibilità che sull’analista, mediante “transfert” o “traslazione” vengano proiettati affetti risalenti soprattutto al rapporto infantile con i genitori.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo del sogno secondo Freud?
- Come avviene il processo di trasformazione nel sogno?
- Qual è l'obiettivo del metodo d'analisi freudiano?
Per Freud, il sogno è il prodotto dell'attività psichica durante il sonno e rappresenta una realizzazione velata di desideri inibiti, esprimendo desideri che la coscienza disapprova.
Il processo di trasformazione, o lavoro onirico, avviene attraverso la condensazione e lo spostamento, portando dalle idee latenti al sogno manifesto.
L'obiettivo è decifrare l'inconscio per far riaffiorare il "rimosso" e curare la nevrosi, aiutando il paziente a liberarsi dei sintomi attraverso un percorso emotivo e il metodo delle "associazioni libere".