Concetti Chiave
- Cassirer si forma all'università di Marburgo, influenzato dai maestri Cohen e Natorp, e debutta con una monografia su Leibniz, rivalutato per le sue dottrine logiche.
- La sua opera principale "Il problema della conoscenza nella filosofia e nella scienza moderna" esplora i sistemi filosofici pre e post-kantiani, evidenziando l'importanza dell'epistemologia moderna.
- Cassirer dedica una monografia a Kant nel 1918, rileggendolo in chiave neokantiana per evidenziare il suo impatto sull'epistemologia contemporanea.
- Nel 1921, Cassirer analizza il rapporto tra la teoria della relatività di Einstein e il kantismo, sostenendo la necessità di riformulare entrambe le dottrine per mantenere la loro validità.
- La tesi di Cassirer, condivisa con Schlick e Reichenbach, sostiene che il kantismo rimane valido anche con la relatività, richiedendo un adattamento delle categorie epistemologiche.
Formazione e prime opere di Cassirer
La formazione di Cassirer, che studia presso l’università di Marburgo, si allinea con l’orientamento critico-gnoseologico dei maestri Cohen e Natorp; la sua prima opera è una monografia su Leibniz, comunemente etichettato come filosofo esclusivamente metafisico, viene invece inaspettatamente recuperato per le sue dottrine logiche, per la characteristica universalis (chiamata in un primo tempo ars combinatoria, riguardante il progetto, o meglio, l’ideale, di una scienza che, partendo da un linguaggio simbolico o da una struttura ideografica universale composta di tanti caratteri quanti sono i concetti elementari, fosse in grado di combinare in tutti i modi possibili questi segni primitivi, al fine di ottenere tutti i possibili concetti composti) è visto come il padre della logica formale.
Contributi alla filosofia moderna
Egli compone una vasta opera di storia della filosofia, sul Problema della conoscenza nella filosofia e nella scienza moderna, dedicata in modo particolare ai sistemi pre-kantiani, a Kant, ai sistemi post-kantiani ed ai sistemi post-idealistici; il problema della filosofia moderna è, per Cassirer, di carattere epistemologico, il cui snodo fondamentale avviene certamente con Kant, a cui egli dedica una seconda monografia nel 1918, Vita e dottrina di Kant, riletto in chiave neokantiana.
Relatività e kantismo
Nel 1921 scrive La teoria della relatività in Einstein, interessante per il confronto con Spazio e tempo nella teoria della relatività di Moritz Schlick e Relatività e conoscenza a priori di Hans Reichenbach, in cui studia il problema del rapporto tra teoria della relatività e kantismo: se la filosofia kantiana è figlia della scienza newtoniana, con la relatività, da alcuni ritenuta perfettamente in linea con Newton e suo ulteriore approfondimento, da altri in rapporto di discontinuità, il kantismo è tramontato assieme alla scienza newtoniana? La tesi sostenuta da Cassirer, Schlick, Reichenbach ed altri mantiene la validità del kantismo anche alla luce della relatività, sebbene essa debba comportare una riformulazione sia della scienza newtoniana che della dottrina kantiana, ora necessariamente più aperta e dinamica, dove le categorie di universalità, necessità e in generale tutte le categorie dell’impianto epistemologico dovranno essere riviste.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di Cassirer verso la filosofia di Leibniz?
- Come si inserisce Kant nel pensiero di Cassirer?
- Qual è la posizione di Cassirer riguardo alla teoria della relatività e il kantismo?
Cassirer rivaluta Leibniz non solo come filosofo metafisico, ma anche per le sue dottrine logiche, vedendolo come il padre della logica formale attraverso la characteristica universalis.
Cassirer considera Kant un punto cruciale nella filosofia moderna, dedicandogli una monografia e rileggendolo in chiave neokantiana, evidenziando l'importanza epistemologica del suo pensiero.
Cassirer sostiene che il kantismo rimane valido anche alla luce della teoria della relatività, sebbene richieda una riformulazione delle categorie epistemologiche per essere più aperte e dinamiche.