cefine
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Bergson distingue tra una morale, religione e società "aperta", che evolve e innova, e una "chiusa", che cristallizza abitudini e norme esistenti.
  • La morale "aperta" è associata a un dinamismo spirituale, mentre quella "chiusa" a norme codificate e abitudini sociali.
  • La religione "dinamica" promuove una crescita spirituale continua, contrastando la religione "statica" che protegge dalla paura della morte con miti e riti.
  • Una società "aperta" si fonda su ideali di democrazia universale, in contrasto con una società "chiusa", che è difensiva e rigida.
  • Bergson invita a trovare un equilibrio tra queste forze opposte e critica la tendenza a considerare la tecnica come il fine ultimo anziché un mezzo di liberazione umana.

Indice

  1. Tendenze contrapposte nella vita morale
  2. Morale e religione secondo Bergson
  3. Tecnica e liberazione dell'uomo

Tendenze contrapposte nella vita morale

Anche nel campo della vita morale, della religione e degli ordinamenti sociali non si può prescindere da due tendenze contrapposte e complementari: l'una, corrispondente alla forza creatrice, opera come emozione produttiva di nuove forme di morale, di religione e di società; l'altra invece è la cristallizzazione della vita e delle forme di vita già acquisite.

Morale e religione secondo Bergson

In questo senso in Bergson si ha la contrapposizione tra una morale « aperta» (slancio di carità, come la morale del Vangelo) e una morale «chiusa» (quella delle norme codificate, frutto di abitudine); tra una religione «dinamica» (una forma di misticismo che corrode e supera le cristallizzazioni delle religioni positive per aprire la strada all'umanità verso un nuovo «salto» in direzione di una vita spirituale piú alta) e una religione «statica» (che difende l’uomo dal timore della morte con un tessuto di miti e di riti), tra una societá «aperta» (capace di realizzare veramente la democrazia universale appellandosi a motivi semplici e genuini della vita spirituale) e una società «chiusa» (una sorta di alveare o formicaio in cui gli uomini stanno tra loro legati da un atteggiamento di difesa).

Tecnica e liberazione dell'uomo

Secondo Bergson queste due forme di morale, di religione e di società sono in fondo entrambe frutto della vita e quindi la loro opposizione non può mai essere eliminata né superata in una sorta di sintesi. Si tratta piuttosto di cercarne via via un equilibrio soddisfacente e, in questo senso, occorre reagire alla tendenza divenuta sempre piú forte negli ultimi secoli a considerare la tecnica come fine a se stessa invece che come strumento di liberazione dell'uomo cercando nella «religione aperta» quel «supplemento di anima» di cui l'uomo ha bisogno. Il discorso di Bergson anticipa in tal modo una polemica che sarà centrale in tanta parte della filosofia del nostro secolo: in quale misura una tecnica enormemente progredita e certamente inarrestabile e irreversibile rappresenta un potenziamento delle possibilità umane o una minaccia e una costrizione dell’uomo.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le due tendenze contrapposte e complementari nel campo della morale, religione e società secondo Bergson?
  2. Bergson identifica una tendenza creatrice che genera nuove forme di morale, religione e società, e una tendenza di cristallizzazione che conserva le forme di vita già acquisite.

  3. Come Bergson distingue tra morale «aperta» e «chiusa»?
  4. La morale «aperta» è caratterizzata dallo slancio di carità e dalla dinamicità, mentre la morale «chiusa» è basata su norme codificate e abitudini.

  5. Qual è la critica di Bergson riguardo alla tecnica nella società moderna?
  6. Bergson critica la tendenza a considerare la tecnica come fine a se stessa, piuttosto che come strumento di liberazione, e sottolinea la necessità di un «supplemento di anima» attraverso la «religione aperta».

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community