Concetti Chiave
- Zygmunt Bauman è stato un influente filosofo e sociologo polacco, noto per la sua analisi del caos e del disorientamento contemporanei.
- Durante la sua vita, Bauman ha affrontato l'epurazione antisemita in Polonia nel 1968, che lo ha costretto a emigrare in Inghilterra.
- Le opere di Bauman esplorano la transizione dalla modernità alla postmodernità, criticando la globalizzazione e l'omologazione delle vite.
- Il concetto di "mondo liquido" di Bauman descrive una società fluida dove le relazioni umane e le strutture sociali mancano di stabilità.
- Bauman credeva che la felicità derivasse dalle relazioni interpersonali e dalla capacità di superare problemi, piuttosto che da una vita indipendente.
Filosofo e sociologo polacco.
Nato: Giovedì 19 novembre 1925.
Luogo di nascita: Poznan, Polonia.
Decesso: Lunedì 9 gennaio 2017.(a 91 anni)
Luogo di morte: Leeds, Inghilterra.
È stato il pensatore, filosofo, sociologo, che ha meglio interpretato il caos che ci circonda e il disorientamento che viviamo. La temperie di passaggio, lunga e inquietante, in cui siamo immersi.
Indice
Formazione e carriera accademica
Zygmunt Bauman nasce a Poznań (Polonia) da genitori ebrei non praticanti.
Successivamente all'invasione delle truppe tedesche nel 1939, quando ha diciannove anni, all'inizio della Seconda guerra mondiale, si rifugia nella zona di occupazione sovietica, prestando poi servizio in un'unità militare sovietica. Finita la guerra inizia a studiare Sociologia presso l'Università di Varsavia. Durante una permanenza alla London School of Economics, prepara la sua maggiore dissertazione sul socialismo britannico che viene pubblicata nel 1959. Bauman inizia così a collaborare con numerose riviste specializzate tra cui la "Socjologia na co dzien" (Sociologia di tutti i giorni, del 1964), questa rivista raggiunse un folto pubblico. Inizialmente il suo pensiero è vicino alla dottrina marxista ; successivamente iniziò ad avvicinarsi al pensiero di Antonio Gramsci e a quello di Georg Simmel.Esilio e opere principali
Una epurazione antisemita in Polonia, nel marzo dell'anno 1968 spinge molti degli ebrei polacchi sopravvissuti a emigrare all'estero; tra questi vi sono molti intellettuali che avevano perso la grazia del governo comunista; Zygmunt Bauman è tra loro: nel suo esilio deve rinunciare alla sua cattedra presso l'Università di Varsavia .Zygmunt Bauman è morto a Leeds, in Inghilterra, all'età di 91 anni.
Concetti di modernità e globalizzazione
La produzione di Bauman incentra le sue ricerche sui temi della stratificazione sociale e del movimento dei lavoratori, prima di elevarsi ad ambiti più generali come la natura della modernità. Le sue più recenti pubblicazioni si concentrano sul passaggio dalla modernità alla postmodernità, e le questioni etiche coinvolte in questa evoluzione. La sua critica alla mercificazione delle esistenze e all'omologazione planetaria si fa spietata soprattutto in "Dentro la globalizzazione" (1998), "Vite di scarto" (2004) e "Homo consumens. Lo sciame inquieto dei consumatori e la miseria degli esclusi" (2007). In particolare, nell’opera “Dentro la globalizzazione. Le conseguenze sulle persone” (2001), il filosofo sviluppa la dialettica “globale/locale” che si è venuta ormai a creare attualmente.
Acuto e impegnato analista della società, al centro del suo lavoro vi è sempre la dimensione etica e la dignità della persona umana. In particolar modo, egli concentra la sua riflessione sul tema della globalizzazione: scrive di un mondo divenuto oramai irrimediabilmente “liquido”, ciò significa che, mentre nell’età moderna tutto era dato come una solida costruzione, ai nostri giorni, invece ogni aspetto della vita può venir modellato, continuamente, artificialmente. Dunque nulla ha contorni nitidi, definiti e fissati una volta per tutte. Ciò non può che influire sulle relazioni umane, divenute ormai precarie in quanto non ci si vuole sentire ingabbiati. Se, però, la modernità è “liquida”, esiste comunque, per il filosofo, qualcosa che rimane stabile, vale a dire il socialismo, che non sarebbe un modello alternativo di società, bensì “un coltello affilato premuto contro le eclatanti ingiustizie della società, una voce della coscienza finalizzata a indebolire la presunzione e l’autoadorazione dei dominanti”, come Bauman disse in un’intervista di Serena Zoli per il Corriere della Sera del 13 ottobre 2002.
Felicità e relazioni umane secondo Bauman
Secondo Bauman, la felicità non consiste in una vita senza problemi. La vita felice viene dal superamento dei problemi, dal risolvere le difficoltà, ogni persona è ossessionata dall'obiettivo di essere felice. Esistono molteplici direzioni per raggiungere la felicità e, negli ultimi decenni, le persone hanno imparato sempre più a essere indipendenti, a non dipendere dagli altri, facendo di tutto per star bene da soli, per star bene con sé stessi, per raggiungere la felicità. Ma, secondo Bauman, questa è la direzione sbagliata. Le persone che sanno essere indipendenti stanno perdendo piano piano la capacità di convivere con gli altri, perché hanno perso l’abilità a socializzare. “Più sei indipendente – dice Bauman ne ‘La Teoria svedese dell’amore’ – meno sei in grado di controllare la tua indipendenza e rimpiazzarla con una piacevole interdipendenza”. D’altra parte però è comprensibile, perché relazionarsi con le persone è complicato, per farlo bisogna essere in grado di accettare compromessi, di andare incontro alle esigenze altrui, di avere pazienza… ma è dalle relazioni che nasce la felicità, non dall’indipendenza. Secondo Bauman, “alla fine l’indipendenza porta a una vita vuota, priva di senso, e a una completa assoluta inimmaginabile noia”.
Domande da interrogazione
- Chi era Zygmunt Bauman e quali sono stati i principali temi del suo lavoro?
- Qual è stata l'esperienza di Bauman durante la Seconda guerra mondiale?
- Come ha influenzato la vita di Bauman l'epurazione antisemita in Polonia del 1968?
- Qual è il concetto di "mondo liquido" secondo Bauman?
- Secondo Bauman, qual è il rapporto tra felicità e indipendenza?
Zygmunt Bauman era un filosofo e sociologo polacco, noto per le sue riflessioni sulla modernità, la postmodernità, la globalizzazione e le questioni etiche ad esse connesse. Ha interpretato il caos e il disorientamento contemporanei, concentrandosi sulla stratificazione sociale, il movimento dei lavoratori, e criticando la mercificazione delle esistenze e l'omologazione planetaria.
Durante la Seconda guerra mondiale, Bauman, allora diciannovenne, si rifugiò nella zona di occupazione sovietica e prestò servizio in un'unità militare sovietica, a seguito dell'invasione delle truppe tedesche in Polonia nel 1939.
L'epurazione antisemita in Polonia nel 1968 ha costretto Bauman, insieme a molti altri intellettuali ebrei polacchi, a emigrare all'estero, portandolo a rinunciare alla sua cattedra presso l'Università di Varsavia e a stabilirsi in Inghilterra.
Il concetto di "mondo liquido" di Bauman descrive una società in cui nulla è fisso o definitivo, e ogni aspetto della vita può essere continuamente modellato. Questa fluidità influisce sulle relazioni umane, rendendole precarie, in contrasto con le solide costruzioni dell'età moderna.
Bauman sostiene che la felicità non deriva dall'indipendenza o da una vita senza problemi, ma dal superamento delle difficoltà e dalla capacità di convivere con gli altri. L'indipendenza eccessiva può portare a una vita vuota e priva di senso, mentre le relazioni interpersonali sono fondamentali per una vita felice.