Concetti Chiave
- Protagora e Gorgia sono figure chiave del movimento sofistico, insieme ad altri come Prodico di Ceo e Ippia di Elide, influenzando profondamente Atene nel V secolo a.C.
- La sofistica non è una scuola filosofica unitaria, ma un movimento complesso con importanti denominatori comuni e significative divergenze.
- Uno dei temi centrali della sofistica è la distinzione tra natura (physis) e legge (nòmos), sottolineando l'irriducibilità delle leggi umane a fatti naturali.
- I contatti dei greci con altre culture durante le guerre persiane evidenziano la variabilità delle leggi e dei codici morali, supportando il relativismo culturale.
- La sofistica abbandona l'oggettivismo etico arcaico, promuovendo un relativismo che coinvolge concetti di bene-male, giusto-ingiusto, vero-falso e bello-brutto.
Sofistica: l’illuminismo greco
Protagora e Gorgia sono i massimi rappresentanti del movimento sofi stico, ma non gli unici, in quanto la ricchezza e l’originalità di questa tendenza culturale non si esauriscono con loro. Figure come Prodico di Ceo, Ippia di Elide, Trasimaco di Calcedonia, Crizia, Antifonte e altre ancora, segnano profondamente la vita culturale e politica di Atene nella seconda metà del V secolo a.C. Del resto, come si è detto, la sofistica non è una vera e propria scuola filosofica, bensì un movimento complesso al cui interno convivono, accanto a importanti denominatori comuni, anche divergenze altrettanto significative.
Molti sofisti sviluppano la loro riflessione intorno a uno dei motivi teorici più importanti, ossia la separazione tra “natura” (physis) e “legge” (nòmos) e l’irriducibilità della legge, stabilita dagli uomini, a un fatto puramente naturale. Questa concezione trova concreti elementi in suo favore in seguito ai contatti dei greci con altre popolazioni, avvenuti durante le guerre con i persiani. Questi contatti, infatti, rendono evidenti le differenze non solo delle leggi (che dunque non sono affatto naturali), ma addirittura degli stessi codici morali, cioè i valori, degli uomini: ciò che appare giusto per un popolo, è considerato profondamente ingiusto (e perciò condannato) da un altro. Non sarebbe possibile formulare una dichiarazione più esplicita di “relativismo culturale”; la sofistica infatti sostituisce l’oggettivismo etico di origine arcaica (per cui i valori sono dati nella natura) con il relativismo, che investe tutti gli aspetti (bene-male, giusto-ingiusto, vero-falso, bello-brutto).