Concetti Chiave
- I sofisti segnano un cambiamento culturale dal periodo cosmologico all'antropologico, concentrandosi sull'uomo.
- Il termine "sofista" ha acquisito un significato negativo, associato a chi usa ragionamenti persuasivi ma fallaci.
- In origine, "sofista" significava "esperto del sapere", e i sofisti erano considerati enciclopedici in vari campi.
- Platone e Aristotele criticavano i sofisti, ritenendoli mercenari del sapere e non veri filosofi.
- I sofisti erano maestri di retorica e riconosciuti per aver influenzato il pensiero filosofico, sebbene non fossero considerati autentici filosofi.
Indice
Origine e significato del termine sofista
Il termine sofista indica una persona esperta del sapere. Con il tempo però questo termine ha assunto connotati negativi. Con i sofisti avviene una vera e propria rivoluzione culturale, che porta al termine del periodo cosmologico (periodo durante il quale si rifletteva su quale fosse l’archè di tutte le cose), e viene introdotto il periodo antropologico/umanistico, durante il quale il fulcro della riflessione filosofica è occupato dall’uomo.
Connotazioni negative e critica
Il termine sofista possiede un senso comune con il quale si intende colui che elabora degli argomenti sofisticati e che è in grado di persuadere coloro che lo ascoltano tramite ragionamenti simili a quelli di carattere populistico o demagogico (il termine demagogia indica una degenerazione della democrazia, per la quale al normale dibattito politico si sostituisce una propaganda esclusivamente lusingatrice delle aspirazioni economiche e sociali delle masse, allo scopo di mantenere o conquistare il potere).
Questi argomenti però contengono degli errori nascosti. Il termine sofista poi, possiede anche un senso antico poiché deriva dal greco sofistes, che significa appunto “esperto del sapere”, ovvero colui che insegna l’arte della retorica. Enciclopedismo dei sofisti, è il termine con cui si indica che i sofisti sono esperti in più campi del sapere.Platone, Aristotele e la retorica
Platone e Aristotele però non li vedevano di buon occhio e non li consideravano veri e propri filosofi poiché si facevano pagare e all’epoca il sapere NON era sottoposto al mercismo. Platone, per questo, li definisce “prostituti del sapere”. Platone scrive contro alcuni di loro come Protagora e Gorgia, dimostrando che nei loro pensieri è presente solo un apparente sapere poiché i sofisti hanno la capacità di argomentare solo ciò che è utile in quel momento e non ciò che è vero. L’arte della retorica, infatti, veniva utilizzata anche nei processi politici oltre che nelle agorà durante gli spettacoli.
I sofisti quindi stabiliscono solamente il percorso che bisogna compiere per raggiungere una virtù, la quale è una qualità che si allena e si migliora con il tempo. Non sono veri filosofi ma gli viene riconosciuta una svolta del pensiero e la facoltà di insegnare la retorica.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato originale del termine "sofista"?
- Perché Platone e Aristotele criticavano i sofisti?
- Qual è stata la rivoluzione culturale introdotta dai sofisti?
Il termine "sofista" deriva dal greco "sofistes" e significa "esperto del sapere", indicando colui che insegna l'arte della retorica.
Platone e Aristotele criticavano i sofisti perché si facevano pagare per il loro insegnamento e consideravano il loro sapere apparente, poiché argomentavano solo ciò che era utile al momento e non ciò che era vero.
I sofisti hanno introdotto una rivoluzione culturale che ha spostato il focus della riflessione filosofica dal periodo cosmologico al periodo antropologico/umanistico, concentrandosi sull'uomo.