alessandraj10
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Concetti Chiave

  • Aristotele ha formalizzato la struttura del sillogismo, sottolineando che la sua conclusività dipende dalla struttura generale, non dai termini specifici.
  • Un sillogismo è considerato vero solo se parte da premesse vere, altrimenti può essere concludente ma non necessariamente vero.
  • Le premesse, o principi di ragionamento, devono essere prime e immediate, non derivabili da altre premesse, per evitare un regresso all'infinito.
  • Aristotele identifica principi propri a ciascuna scienza, comuni a più scienze per analogia, e principi universali a tutte le scienze.
  • I principi universali includono il principio di non-contraddizione, il principio di identità e il principio del terzo escluso, fondamentali per il discorso logico.

Indice

  1. La struttura del sillogismo
  2. Verità delle premesse
  3. Principi delle scienze

La struttura del sillogismo

Aristotele formalizzò la struttura del sillogismo dicendo che la sua conclusività dipende non dai termini in gioco, ma dalla sua struttura generale: se A è B e se ogni B è C, ogni A è C.

Il sillogismo in questa forma è sempre concludente, ma questo non vuol dire che sia sempre vero, perché se le premesse sono false il sillogismo può essere concludente, ma comunque non vero. Il sillogismo perciò è vero, quindi dichiarativo, solo quando parte da premesse vere.

Verità delle premesse

Le premesse, o principi di ragionamento, devono dimostrare la propria verità non con un ragionamento, perché questo partirebbe da principi che non possono essere dimostrati e cadrei in un regresso all’infinito. Queste sono premesse prime e immediate, al vertice di ogni scienza, non ulteriormente ricavabili da altre premesse e chiamate appunto principi.

Principi delle scienze

Aristotele individua principi propri a ciascuna scienza, ossia che solo una determinata scienza possiede come definizione dell’oggetto di studio della scienza stessa; principi comuni a più scienze, comuni per analogia, nel senso che svolgono la medesima funzione in ambiti diversi, poiché ogni scienza ha un proprio ambito; infine esistono principi comuni a tutte le scienze e quindi ad ogni sapere. Sono il principio di non-contraddizione, per il quale non posso attribuire ad un soggetto un predicato e il suo opposto nello stesso tempo e sotto lo stesso aspetto, il principio di identità e il principio del terzo escluso, per il quale ad un soggetto posso attribuire un predicato o un suo opposto ma non se ne dà un terzo. Poiché questi principi, comuni a tutte le scienze, non sono ricavati da altri la loro verità non può essere dimostrata, ma è provata dall’insensatezza del loro opposto. Poiché, inoltre, è impossibile condurre un discorso senza il principio di non-contraddizione Aristotele lo definisce come l’archè bebaiotate, ossia il principio più saldo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la struttura fondamentale di un sillogismo secondo Aristotele?
  2. Aristotele afferma che la conclusività di un sillogismo dipende dalla sua struttura generale, non dai termini specifici. Un sillogismo è concludente se segue la forma: se A è B e se ogni B è C, allora ogni A è C.

  3. Quando un sillogismo può essere considerato vero?
  4. Un sillogismo è considerato vero solo quando parte da premesse vere. Anche se un sillogismo è concludente, non è necessariamente vero se le premesse sono false.

  5. Quali sono i principi comuni a tutte le scienze secondo Aristotele?
  6. I principi comuni a tutte le scienze includono il principio di non-contraddizione, il principio di identità e il principio del terzo escluso. Questi principi non possono essere dimostrati, ma la loro verità è provata dall'insensatezza del loro opposto.

Domande e risposte

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