Concetti Chiave
- Durante l'Umanesimo e il Rinascimento, emergono due correnti di pensiero: il platonismo e l'aristotelismo, basate su traduzioni latine dei testi di Platone e Aristotele.
- I platonici, localizzati principalmente a Firenze, si concentrano su una rinascita spirituale e religiosa, collegando il platonismo al cristianesimo.
- Gli aristotelici, con un centro a Padova, privilegiano la ricerca razionale e naturalistica, distaccandosi dalle interpretazioni religiose del platonismo.
- L'Accademia platonica di Firenze, fondata da Marsilio Ficino, sostiene una tradizione filosofico-religiosa che unisce filosofia e cristianesimo.
- Pico della Mirandola, con il suo "De hominis dignitate", esalta la centralità dell'uomo, capace di elevarsi o degradarsi rispetto alle altre creature.
La riscoperta di Platone e Aristotele
Durante l'Umanesimo e il Rinascimento si formarono due principali correnti di pensiero: il platonismo e l'aristotelismo. I testi di Platone e Aristotele vengono tradotti in latino per consentirne lo studio e si ha una vera e propria contraddizione fra i due diversi orientamenti culturali:
I platonici sono interessanti a una rinascita spirituale e religiosa,mentre gli aristotelici trovano interesse solo nella ricerca razionale e naturalistica.
Particolare importanza aveva a quel tempo l'Accademia dei platonici che si trovava appunto a Firenze dei Medici. Sorse per volere di Marsilio Ficino,che sosteneva l'esistenza di un'unica tradizione filosofico-religiosa (teologia platonica) che includeva come rappresentanti poeti come Virgilio e filosofi come Pitagora. Essa rappresenta il progressivo rivelarsi dell'unica verità divina. Così facendo egli cercò di rafforzare il rapporto fra platonismo e cristianesimo. La sua tesi più celebre su quella dell'anima come cupola mundi (cupola del mondo) che è l'anello di congiunzione fra Dio e l'uomo,fra terra e cieli.
La centralità dell'uomo e la sua superiorità rispetto alle altre creature è anche tema di "De hominis dignitate" di Pico scritta nel 1486 che pone l'uomo come essere intermedio che possiede le qualità di tutti gli altri esseri viventi e può decidere di abbassarsi alle creature inferiori o innalzarsi alle creature superiori.