Studente Anonimo
di Studente Anonimo
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Concetti Chiave

  • Le motivazioni dietro le azioni sono cruciali per valutare la bontà morale di una persona, oltre al semplice comportamento corretto.
  • Un'azione può essere giusta indipendentemente dallo stato d'animo, ma la bontà si valuta guardando alle intenzioni.
  • L'oggetto della valutazione morale è spesso legato a tratti specifici della personalità di un individuo.
  • Le giustificazioni per i giudizi morali presuppongono l'accettazione di determinati criteri condivisi di bontà morale.
  • La bontà di un'azione è attribuita a qualità come l'altruismo, che si manifesta nel sollievo o nel beneficio per gli altri.

Indice

  1. Il significato di essere buoni
  2. Valutazione del bene morale

Il significato di essere buoni

In generale, il riferimento al motivo per cui si compiono le azioni sembra essere uno degli elementi principali grazie ai quali diciamo di qualcuno che è buono in senso morale. Per essere “buono”, cioè, non sembra sufficiente un comportamento corretto (“giusto”): secondo un esempio che viene fatto spesso, è un’azione giusta, e per alcuni un dovere, aiutare una signora anziana ad attraversare la strada. Si può essere tutti d’accordo che si tratti di un’azione giusta, che rimane tale qualunque sia lo stato d’animo del soggetto che compie l’azione. Ma per giudicare la bontà di questa azione il riferimento decisivo è proprio allo stato d’animo: se la signora è stata aiutata per vanagloria, l’azione rimarrà giusta, ma se questo è il motivo non sarà più considerata buona.

Valutazione del bene morale

Dunque, l’oggetto della valutazione del bene morale, è un aspetto particolare che consiste in qualche elemento della personalità di un essere umano o di più esseri umani. Ma sono particolari, nelle valutazioni di tipo morale, anche le ragioni o i criteri che adduciamo per spiegare la nostra valutazione: questi sono giustificazioni, argomenti di tipo morale, che magari consideriamo impliciti e che crediamo, spesso, che siano condivisi da chi ci ascolta, se non ci soffermiamo a spiegarli ulteriormente. La ragione o la giustificazione che diamo di un certo giudizio di bontà morale presuppone quindi che si accettino certi criteri di bontà morale. Se mi venisse richiesto di fornire una ragione per aver giudicato “buona” l’azione della persona che accompagna la signora al di là della strada, probabilmente risponderei che la “bontà” che attribuisco a quell’azione e, di conseguenza, a quella persona, consiste nel suo essere altruista o, più esplicitamente, nel fatto che questa persona ha procurato un sollievo o attenuato un disagio alla signora.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'elemento principale per giudicare la bontà di un'azione?
  2. L'elemento principale per giudicare la bontà di un'azione è il motivo per cui viene compiuta, non solo il comportamento corretto.

  3. Come si valuta il bene morale secondo il testo?
  4. Il bene morale si valuta considerando elementi della personalità e le ragioni morali implicite che giustificano il giudizio di bontà.

  5. Quali criteri si usano per giudicare un'azione come "buona"?
  6. Si usano criteri di altruismo e il fatto che l'azione procuri sollievo o attenui un disagio, come nel caso di aiutare una signora anziana ad attraversare la strada.

Domande e risposte

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