Concetti Chiave
- Platone crea una teoria delle idee e della conoscenza, partendo dall'idea di giustizia come modello ideale, in contrapposizione alla realtà politica corrotta.
- Le idee, definite come IDEIN, sono entità autonome e trascendenti che esistono in un mondo separato, l'iperuranio, e fungono da archetipi universali e necessari per le cose sensibili.
- Esiste un dualismo ontologico tra idee e cose sensibili; le idee sono eterne e immutabili, mentre le cose sensibili sono mutevoli e relative, fungendo da "imitazioni" delle idee.
- Platone distingue due tipi di conoscenza: episteme, la conoscenza intellettuale delle idee, e doxa, la conoscenza delle cose sensibili.
- La metafora della linea della conoscenza nel VI libro della Repubblica illustra un graduale progresso dai gradi di conoscenza sensibile alla conoscenza intellettuale delle idee.
Indice
Teoria delle idee di Platone
Platone elabora una teoria della idee e della conoscenza delle idee, che può rifarsi
alla realtà politica
ad un modella ideale
La realtà politica non può dare una teoria delle idee valida in quanto corrotta, per cui Platone crea un modello ideale, partendo dall'idea di giustizia (che secondo lui doveva essere universale ad assoluta).
→ Cos'è quindi l'idea di giustizia?
Per spiegarla elabora un utopia → stato ideale, da u (non esistente) / tupos (luogo).
Caratteristiche delle idee
Definisce le idee come IDEIN, “vedere intellettualmente”.
Sono entità che non possiamo conoscere esclusivamente attraverso la ragione in quanto realtà a sé stanti. Da loro le seguenti caratteristiche:
Realtà a sé stanti
Realtà in sé → autonome rispetto al soggetto pensante
Trascendono le cose → al di là, esistono in un mondo a parte, detto iperuranio (sopra il cielo).
Universali e necessarie
Sono modelli (archetipi) delle cose.
La scienza che studia le idee prende il nome di scienza edietica → edios, essenza.
Dualismo ontologico e gnosologico
Vi è quindi un dualismo ontologico, che contrappone le idee alle cose sensibili. Le idee sono trascendenti, mentre le cose sensibili sono reali, definendole così:
Particolari
Mutevoli
Instabili
Relative
Non eterne
Come se fosse delle “imitazioni” delle idee vere e proprie.
Contrappone anche con un dualismo gnosologico, le due conoscenze, quella per conoscere le idee, ovvero la conoscenza intellettuale o razionale → episteme.
E quella delle cose sensibili → doxa.
Le scienza di Platone viene definita eidetica, e si definisce l'idea come l'essenza vera dell'oggetto, ciò che l'oggetto è “in sé”m e che la ragione concepisce, al di là della conoscenza sensibile in cui esso si manifesta. Ciò che è importante è l'esistenza separata delle idee rispetto alle cose sensibili, ed esse costituiscono gli archetipi delle realtà ed esistono nell'iperuranio.
Tipi di idee e gradualismo
Secondo Platone c'erano 3 tipi di idee:
1. Idee valore (bellezza, giustizia, bene)
2. Idee matematiche (numeri, figure geometriche, operazioni)
3. Idee di cose (naturali: pianta, uomo, animale; artificiali: penna, tavolo, letto)
Al dualismo oppone però un gradualismo, ovvero: tra le cose sensibili, caratterizzate dal divenire, e le idee, vi è un gradualismo che non separa del tutto le due realtà, ma crea una gerarchia di modelli ideali.
Metafora della linea della conoscenza
Nel VI libro della Repubblica Platone spiega i gradi della conoscenza utilizzando la metafora della linea della conoscenza, divisa in segmenti proporzional.
Vi è il segmento AC che raffigura la conoscenza sensibile, mentre il segmento CB è per la conoscenza intellettiva.
A loro volta, suddivise in:
Eikasia → da eikon, immagine. Immaginazione delle cose sensibili, ombre e riflessi.
Pistis → credenza, conoscenza delle cose sensibili.
Dianoia → conoscenza matematica, che ha bisogno di dimostrazioni, caratterizzate da un procedere logico.
Noesis → intuizione intellettuale, conoscenza delle idee, illumina le idee e ce le rende conoscibili.
Possiamo notare che i segmenti sono proporzionali fra di loro, perché e come? La proporzione sta ad indicare il progredire continuo dei gradi conoscitivi; non ci si può arrestare alla conoscenza sensibile, ma bisogna progredire, per adempiere alla conoscenza più elevata.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Platone sull'idea di giustizia?
- Come Platone definisce le idee e qual è la loro natura?
- Qual è la differenza tra episteme e doxa secondo Platone?
- Come Platone descrive i gradi della conoscenza nella Repubblica?
Platone elabora un modello ideale di giustizia, considerandola universale e assoluta, e la spiega attraverso un'utopia, uno stato ideale.
Le idee sono entità autonome, trascendenti, universali e necessarie, che esistono in un mondo separato chiamato iperuranio, e fungono da archetipi delle cose.
Episteme è la conoscenza intellettuale delle idee, mentre doxa è la conoscenza delle cose sensibili, che sono mutevoli e instabili.
Utilizza la metafora della linea della conoscenza, divisa in segmenti proporzionali, che rappresentano il progredire dalla conoscenza sensibile alla conoscenza intellettuale.