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Concetti Chiave

  • Nel XIX secolo, i medici psichiatrici usavano l'espressione "DC Deo Concedente" per congedare pazienti con prognosi favorevole, riflettendo la percezione degli dei come entità minacciose.
  • La ragione ha rappresentato lo strumento con cui gli umani si sono separati dai divini, basandosi sui principi di non contraddizione e causalità, come insegnato da Platone.
  • La ragione non rivela la verità, ma organizza i significati in modo fisso per garantire prevedibilità e comprensione nel linguaggio e nei comportamenti.
  • L'angoscia è la paura dell'imprevedibilità degli eventi, da cui l'umanità cerca di difendersi attraverso la stabilità e la chiarezza offerte dalla ragione.
  • I bambini provano angoscia nel buio per mancanza di riferimenti, ma si rassicurano con la luce e la presenza rassicurante della figura materna.

Indice

  1. Il ruolo degli dei nella società
  2. La ragione e i suoi principi
  3. La funzione della ragione
  4. L'angoscia e la sua origine

Il ruolo degli dei nella società

Nell'Ottocento, quando i medici psichiatrici congedavano un paziente facendo una prognosi, secondo cui il paziente ancora poteva stare abbastanza bene nella società, prima della loro firma scrivevano “DC Deo Concedente”. Ma chi sono gli dei? Gli uomini hanno pensato che gli dei fossero o abitassero quello scenario da cui l’umanità si è emancipata e quindi li sentono come il loro antecedente, come qualcosa di estremamente pericoloso e minaccioso, a cui bisogna offrire sacrifici non per ottenere qualcosa ma per tenerli lontani.

La ragione e i suoi principi

Il modo con cui gli umani si sono separati dai divini è stato attraverso l’introduzione di quello strumento potente che si chiama ragione. E Platone ha ordinato la struttura della ragione di noi occidentali in maniera tale che ancora noi, oggi, parliamo e pensiamo come Platone ci ha insegnato a parlare e a pensare, ovvero pensiamo secondo i due grandi principi della ragione: il principio di non contraddizione, che dice “una cosa è se stessa e non altro” e il principio di causalità, che dice “questa cosa accade a causa di un’altra”. Sembrano due principi molto semplici e invece tanto semplici non sono. Perché cosa significa dire “questo bicchiere è un bicchiere e non altro?”. Vuol dire che quando io lo sollevo nessuno in prima fila si mette in angoscia, perché crede che io mi comporti secondo la definizione razionale di bicchiere, ovvero quella di uno strumento che serve per bere. Ma il bicchiere può essere anche un’arma impropria. E allora le cose non decise dalle loro definizioni, non sono finite nelle definizioni, le cose sono disponibili per qualsiasi uso, per qualsiasi valenza e la ragione le definisce, cioè definisce il loro significato in un solo significato. Allora, la ragione dice la verità? No, la ragione non dice la verità. La ragione è un’organizzazione di definizioni, di determinazioni in cui le cose sono bloccate in un unico significato e in maniera tale da consentire due cose fondamentali: la prevedibilità dei comportamenti, per cui se prendo un bicchiere in mano nessuno si agita e soprattutto la garanzia di intendersi con il linguaggio, perché se io dico “mi puoi aprire quella porta?” e colui al quale ho dato l’invito tituba perché non sa se quella porta è la porta che mi porta nel corridoio, o è la porta dell’Inferno, allora l’oscillazione di significato non permette di intenderci e sentiamo la necessità di passare dalla follia alla ragione, come definizione, determinazione dei significati.

La funzione della ragione

La ragione non dice la verità. Fissa i significati in maniera tale da ridurre quella dimensione che prende il nome di angoscia.

L'angoscia e la sua origine

L’angoscia è ciò da cui l’umanità si è sempre difesa. Essa consiste sostanzialmente nella imprevedibilità degli accadimenti del mondo. I bambini provano angoscia perché non hanno ancora i codici per decifrare il mondo: se spegniamo la luce nella camera dei bambini essi urlano, ma non di paura, un ottimo meccanismo di difesa che individuando il pericolo attiva degli strumenti difensivi (se vedo un incendio scappo), piuttosto di angoscia, la perdita di riferimenti, il non sapere dove agganciarsi. Ma per i bambini che nel buio vanno in angoscia è sufficiente accendere la luce e che intervenga quella figura mediatrice tra il mondo a loro sconosciuto e loro, che si chiama “mamma”, perché si rassicurino.

Domande da interrogazione

  1. Qual era il significato di "DC Deo Concedente" usato dai medici psichiatrici nell'Ottocento?
  2. "DC Deo Concedente" significava "se Dio lo concede", indicando che la prognosi positiva del paziente dipendeva dalla volontà divina.

  3. Come si sono separati gli umani dai divini secondo il testo?
  4. Gli umani si sono separati dai divini attraverso l'introduzione della ragione, uno strumento potente che ha permesso di organizzare il pensiero e il linguaggio.

  5. Quali sono i due grandi principi della ragione menzionati nel testo?
  6. I due grandi principi della ragione sono il principio di non contraddizione e il principio di causalità.

  7. La ragione dice la verità secondo il testo?
  8. No, la ragione non dice la verità; essa organizza le definizioni e i significati per ridurre l'angoscia e garantire la prevedibilità e la comprensione.

  9. Qual è il ruolo della "mamma" nel contesto dell'angoscia dei bambini?
  10. La "mamma" funge da figura mediatrice che rassicura i bambini, aiutandoli a superare l'angoscia causata dalla perdita di riferimenti nel buio.

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