Concetti Chiave
- Timeo di Locri, un pitagorico, descrive un demiurgo divino come ordinatore del cosmo, modellando l'illimitato secondo le idee.
- Il mondo è animato e si muove verso un fine, influenzato sia da necessità materiali che dall'intelletto che guida verso il bene.
- L'anima del mondo unisce l'eterno con il mutevole, con strutture geometriche e matematiche che danno forma agli elementi del cosmo.
- Platone, ispirato dai pitagorici, identifica le idee con i numeri, utilizzandoli come intermediari per governare il divenire.
- Il Timeo ha avuto un'importanza storica fondamentale, soprattutto durante il Medioevo, quando era l'unico dialogo platonico noto.
La nascita del cosmo
Il mito è esposto da un pitagorico, Timeo di Locri, appartenente alla setta di "quegli antichi che, essendo migliori di noi e più vicini agli dei", ci trasmisero il principio di cercare l'esatta misura che determina le cose, tra l'uno e l'illimitato. La causa ordinatrice del mondo, nel Timeo, è rappresentata da un demiurgo (o artefice) divino, che, "essendo buono e senza invidia", desidera che tutto divenga simile a lui per quanto possibile, e perciò plasma l'illimitato secondo il modello delle idee, infondendo l'anima nel corpo, e l'intelligenza nell'anima.
Il mondo, quindi, è animato, e grazie a ciò si muove verso un fine attraverso il tempo (un tempo che è come "un'immagine mobile dell'eternità").
E' vero che il movimento del mondo non è puramente spontaneo: esso è anche legato a una necessità, inerente alla sua natura materiale; ma "l'intelletto dominò la necessità, persuadendola a rivolgere al bene la maggior parte delle cose che si generavano".
Il Timeo, che si addentra poi in molti particolari, circa lo sviluppo del cosmo, la vita e l'anima dell'uomo, la nascita degli animali, ecc., ebbe storicamente un'importanza grandissima, soprattutto in quei secoli del Medioevo in cui fu l'unico dialogo platonico conosciuto.