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Concetti Chiave

  • Platone considera l'educazione dei cittadini uno strumento indispensabile per realizzare uno stato ideale basato sulla giustizia.
  • A differenza dell'iniziativa individuale tipica dell'antichità, Platone propone che l'educazione sia responsabilità dello stato, influenzato dagli esempi spartani.
  • Le tre classi sociali hanno obiettivi educativi distinti, con i guerrieri che devono imparare a difendere e governare la patria.
  • Platone introduce un regime di comunione per le classi superiori, promuovendo la coesione morale e la dedizione al bene comune.
  • Le unioni tra i cittadini saranno organizzate dallo stato, basandosi sull'eugenetica, mentre le donne potranno partecipare attivamente alla vita pubblica.

Indice

  1. Il quadro ideale della Repubblica
  2. L'importanza dell'educazione statale
  3. Le classi sociali e i custodi

Il quadro ideale della Repubblica

Di uno stato bene ordinato la Repubblica traccia il quadro ideale. Platone non si nasconde che nessuno stato esistente risponde a quel modello, e che ben difficilmente il modello potrà essere realizzato: ma, risalendo all'idea stessa della giustizia, vuol dare l'immagine della perfezione, affinché gli ordinamenti effettivi si sforzino di avvicinarlesi il più possibile.

L'importanza dell'educazione statale

A tal fine vi è uno strumento indispensabile: l'educazione dei cittadini. L'educazione generalmente era lasciata, nell'antichità, all'iniziativa dei singoli; ma Platone (influenzato, come Senofonte e parecchi sostenitori dell'aristocrazia, da esempi spartani) vuole che essa sia curata dallo stato. L'educazione è compito dello Stato perché solo attraverso l'educazione dei cittadini lo stato può conservarsi.

Le classi sociali e i custodi

Diverso è il fine a cui l'educazione deve indirizzare le tre classi sociale, e diversi, quindi, anche i mezzi. I guerrieri devono imparare a difendere la patria, e i più capaci tra loro, quando abbiano raggiunto la maturità, a governarla. Prese insieme, queste due classi (tra le quali, dunque c'è passaggio) formano quelli che Platone è solito chiamare "custodi". Per esse, e per esse soltanto, vige un regime di comunione, non solo dei beni, ma delle stesse famiglie. Tale regime dovrebbe stabilire nelle classi superiori una forte coesione morale, e un'assoluta dedizione al bene comune. I giovani ameranno e rispetteranno gli anziani, ciascuno dei quali potrebbe essere il loro genitore, e gli anziani si sentiranno più legati ai giovani, tra cui non sapranno quali siano i loro figli. Le unioni saranno predisposte volta per volta dallo stato, secondo le regole dell'eugenetica, e le donne, affidando i loro nati alle cure di istituti pubblici, saranno presto libere per riprendere la loro attiva partecipazione (inaudita in Atene) alla vita dello stato. A questo ideale Aristotele muoverà forti obiezioni, dettate dal buon senso. Del resto Platone stesso modificherà parecchie sue vedute politiche nell'ultima fase del suo pensiero.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale dell'educazione secondo Platone nella Repubblica?
  2. L'obiettivo principale dell'educazione secondo Platone è avvicinare gli ordinamenti effettivi all'immagine della perfezione della giustizia, conservando lo stato attraverso l'educazione dei cittadini.

  3. Come Platone propone di organizzare l'educazione delle diverse classi sociali?
  4. Platone propone che l'educazione sia curata dallo stato e che sia indirizzata diversamente per le tre classi sociali, con i guerrieri che imparano a difendere e governare la patria, formando i "custodi" con un regime di comunione.

  5. Quali critiche Aristotele muove all'ideale educativo di Platone?
  6. Aristotele muove forti obiezioni all'ideale educativo di Platone, dettate dal buon senso, e Platone stesso modificherà alcune delle sue vedute politiche nella fase finale del suo pensiero.

Domande e risposte

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