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Concetti Chiave

  • Platone nel Simposio esplora l'amore come un enigma, non solo per il piacere carnale ma per una connessione più profonda e non esprimibile.
  • Platone suggerisce che l'amore è enigmatico e legato alla follia, un concetto che non può essere risolto o spiegato completamente.
  • Le parole gutturali in greco indicano potenze su cui l'uomo non ha controllo, mentre quelle liquide indicano ciò che è sotto il suo dominio.
  • L'amore è visto come un intermediario tra i mortali e gli dei, un concetto che si collega al mondo divino e alla sua influenza sull'umanità.
  • La tragedia delle Baccanti illustra come l'intervento divino di Dioniso sconvolga l'ordine umano, dimostrando l'impotenza dell'uomo di fronte agli dei.

Indice

  1. L'enigma dell'amore secondo Platone
  2. Il potere delle parole gutturali
  3. Il mondo degli dei e l'amore

L'enigma dell'amore secondo Platone

Nel Simposio Platone sostiene che gli amanti, che passano la vita insieme, non sanno cosa vogliono l’uno dall'altro; è evidente che non per i piaceri carnali desiderano stare continuamente l’uno accanto all'altro, è allora evidente che hanno cose da dire che non riescono a dire e perciò parlano in modo enigmatico e buio.

Il potere delle parole gutturali

Ma non si deve leggere Platone in modo “platonico” (edificante, cristiano), perché Platone parla in modo “pesante” e cattura l’essenza dell’amore nella sua indicibilità. Ma non lo dice “indicibile” perché sublime, ma perché “enigmatico”; la parola “enigma”, in greco, ha a che fare con la follia. Gli enigmi non si possono risolvere. Tutte le parole gutturali indicano potenze su cui l’uomo non ha alcun potere, per esempio, il fuoco nella forma ὑγρόν è il fuoco del fulmine, su cui l’uomo non ha potere, da cui la parola italiana “igneo”; mentre la forma liquida pŷr, da cui la parola italiana piromane, indica il fuoco del focolare, su cui l’uomo ha potere: le parole gutturali indicano ciò su cui l’uomo non ha potere, quelle liquide ciò su cui l’uomo ha potere.

Il mondo degli dei e l'amore

Prima dell’uomo, su cui egli non ha potere, c’è anzitutto il mondo degli dei. Bisogna capire cosa succeda tra uomini e dei, perché amore viene qualificato da Platone come un metaxù thnetoù kaì athanàtou, cioè come un intermediario tra i mortali e i divini. Cosa sono gli dei e cos'è il mondo degli dei? Nella tragedia delle Baccanti il dio Dioniso interviene nella comunità umana di Tebe e appena entrato nella città il re perde la sua regalità, le donne salgano sul monte Citerone agitando il tirso, i vecchi si comportano come bambini: l’ordine è sconvolto. A un certo punto, il coro chiede “ma non si può allontanare il dio?” e, dopo un po’ di passaggi, si risponde “no, nessun uomo può allontanare il dio, bisogna aspettare che il dio se ne vada da solo”. E infatti, quando Dioniso si congeda dalla città, nella città ritorna l’ordine.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di Platone sull'amore nel Simposio?
  2. Platone sostiene che gli amanti non sanno cosa vogliono l'uno dall'altro e che il loro desiderio di stare insieme non è per piaceri carnali, ma per un enigma che non riescono a esprimere.

  3. Come Platone descrive l'amore in relazione agli dei?
  4. Platone descrive l'amore come un intermediario tra i mortali e i divini, un metaxù thnetoù kaì athanàtou, che implica una connessione tra uomini e dei.

  5. Qual è il ruolo del dio Dioniso nella tragedia delle Baccanti?
  6. Dioniso sconvolge l'ordine nella comunità umana di Tebe, e nessun uomo può allontanarlo; l'ordine ritorna solo quando Dioniso decide di andarsene.

Domande e risposte

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