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Concetti Chiave

  • Pitagora, nato intorno al 570 a.C., fondò una scuola filosofica a Crotone che si sviluppò in tutta la Magna Grecia, ma declinò a causa di movimenti democratici nel 450 a.C.
  • La scuola pitagorica era aperta a donne e stranieri, combinando filosofia e religione, con discepoli che progredivano da acusmatici a matematici.
  • Pitagora vedeva il corpo come una prigione per l'anima, che doveva purificarsi tramite l'ascetismo e lo studio per liberarsi e raggiungere la beatitudine.
  • I numeri erano centrali nella visione pitagorica dell'universo, considerati come la sostanza di tutte le cose, con pari e dispari rappresentati opposti fondamentali.
  • La musica, essendo un'espressione dell'armonia cosmica, era studiata dai pitagorici che credevano che i movimenti celesti producessero musica non udibile dall'uomo.

Indice

  1. Origini e diffusione del pitagorismo
  2. Struttura e insegnamenti della scuola pitagorica
  3. Dottrine e segretezza del pitagorismo
  4. Concezione dell'anima e purificazione
  5. Numeri e loro significato cosmico
  6. Numeri pari e dispari
  7. Numero perfetto e armonia universale
  8. Musica e cosmologia pitagorica
  9. Corpi celesti e teoria eliocentrica

Origini e diffusione del pitagorismo

Pitagora nasce verso il 570 a.C., della sua vita ci sono poco notizie certe e molti aneddoti, in parte leggendari. Esso è originario dell’isola di Samo e durante la maturità emigra nelle colonie della Magna Grecia. A Crotone poi fonda la sua scuola filosofica, infine muore verso il 490 a.C.. Nel corso del V secolo a. C. il pitagorismo si sviluppa in vari centri della Magna Grecia, soprattutto grazie al sostegno degli aristocratici, ma nel 450 a.C. le scuole pitagoriche vengono travolte da un’ondata rivoluzionaria democratica che ne causa il loro declino.

Struttura e insegnamenti della scuola pitagorica

La scuola pitagorica è molto complessa e vi sono ammessi anche le donne e gli stranieri, essa è infatti un centro culturale e una associazione religiosa nello stesso tempo. I discepoli più giovani sono chiamati acusmatici (che significa ascolto) proprio perché ascoltano gli insegnamenti di base del maestro come la natura dei numeri e i fenomeni naturali. Successivamente i discepoli vengono chiamati matematici ( che significa apprendo), perché sono in grado di ricevere la conoscenza filosofica.

Dottrine e segretezza del pitagorismo

Generalmente gli storici esaltano più il pitagorismo in generale che il suo pensiero, questo per 3 ragioni:

- non è possibile distinguere le dottrine di Pitagora da quelle dei suoi allievi, questo perché egli non ha lasciato scritti e di lui si hanno pochissime notizie;

- le dottrine della scuola sono segrete, infatti possono conoscerle solo gli iniziati;

- la scuola pitagorica è uno stile di vita, le conoscenze sono considerate un patrimonio comune e non di un singolo individuo.

Concezione dell'anima e purificazione

Pitagora a differenza dei filosofi ionici non si interroga sulla natura ma bensì ha una esigenza di carattere spirituale. La vita corporea è una specie di punizione per una colpa originaria. L’anima è una scintilla di natura superiore presente nell’uomo ed è divina e immortale. Mentre il corpo invece è mortale ed è una specie di prigione che ingabbia l’anima. Infatti in greco la parola soma (corpo) ricorda sema (tomba),perché secondo loro “ il corpo è una tomba”. L’uomo ha quindi una duplice natura, quella dell’anima e quella del corpo, e esse sono perennemente in conflitto. L’anima per liberarsi dal corpo deve purificarsi tramite 2 fasi:

1) si deve liberare dai bisogni e dai desideri materiali;

2) si deve elevare intellettualmente tramite lo studio dell’aritmetica, geometria, musica e astronomia.

Questo percorso non viene interrotto nemmeno con la morte, questo perché secondo la dottrina della metempsicosi, l’anima dopo la morte va da un corpo all’altro rincarnandosi, ciò succederà finché non sarà liberata dalla materia totalmente raggiungendo la beatitudine.

Numeri e loro significato cosmico

La filosofia permette all’uomo di capire la realtà che lo circonda, perché l’universo è razionale e quindi misurabile. L’universo, o meglio il cosmo è un sistema armonicamente ordinato grazie alla sua struttura matematica. Per questo nel cosmo pitagorico ogni cosa è il numero (archè). Il numero è infatti la sostanza di tutte le cose, e non è solo un ente di ragione, ma ha natura reale. I numeri infatti corrispondono a figure geometriche e possono essere rappresentati da punti. Da qui deriva la scienza dei numeri, l’aritmetica, e quella delle forme, la geometria,che insieme formano l’aritmo-geometria.

Per Pitagora il numero 1 corrisponde al punto, da qui poi si generano altri numeri e figure geometriche.

Numeri pari e dispari

I numeri si dividono in: pari e dispari. Il numero 1 non è considerato né pari né dispari, ma è chiamato parimpari, perché aggiunto al pari da il dispari e aggiunto al dispari da il pari. Pari e dispari hanno caratteristiche totalmente opposte. I pari danno sempre vita a figure geometriche dove lo spazio interno non è delimitato ma allude bensì al caos e al disordine, i dispari invece disegnano figure dove lo spazio interno è chiuso, e quindi definito. Il pari costituisce quindi l’illimitato, l’indeterminato e l’imperfezione, il dispari al contrario, il limite, il determinato e la perfezione. I numeri dispari inoltre sono definiti quadrati, mentre quelli pari rettangoli, questo perché utilizzando la disposizione “a squadra”, i dispari danno sempre origine a quadrati mentre i pari a rettangoli. Il numero pari rappresenta il principio negativo, l’irrazionalità e il male mentre, il dispari il principio positivo, l’ordine e il bene. Dispari e pari costituiscono inoltre complessivamente 10 coppie di opposti:

1) Limite - illimitato 5) maschio – femmina 8) luce – tenebre

2) dispari – pari 6) quiete – movimento 9) bene – male

3) unità – molteplicità 7) retta – curva 10) quadrato - rettangolo

4) destra – sinistra

Numero perfetto e armonia universale

Per i pitagorici il numero perfetto è il numero 10 perché risulta la somma dei primi 4 numeri e contiene in maniera uguale sia il pari che il dispari. Inoltre dà la vita al sistema decimale nella tavola periodica e viene rappresentato dal “tetraktys”( un triangolo equilattero).

Musica e cosmologia pitagorica

Il pitagorismo si dedica all’armonia dell’universo e siccome la musica è la disciplina che si occupa dell’armonia, i pitagorici studiano i rapporti numerici tra le note inventando la scala musicale( a cui è paragonato il cosmo). La musica esprime perfettamente la struttura numerica dell’universo, è dunque un punto di riferimento per la cosmologia perché infatti le sfere celesti muovendosi producono musica, ma la melodia delle sfere non è percepibile all’orecchio umano.

Corpi celesti e teoria eliocentrica

Secondo i pitagorici tutti i corpi celesti(compresa la Terra) sono sferici, in quanto la sfera è il più armonioso dei solidi. Il pitagorico Filolao (vissuto tra il V e il IV secolo a.C.) sostiene che la Terra non è al centro del cosmo,ma vi è bensì un fuoco centrale, l’Hestia,che da origine a tutto il mondo. Intorno a esso ruotano poi 10 corpi fissi( pianeti,Luna e stelle). Lo rotazione della terra viene intuita da Ecfanio di Siracusa, ma è con Aristarco di Samo che quest’ipotesi diventa la teoria eliocentrica. Molto importante è anche il medico di Alcmeone che pone nel cervello e non nel cuore l’organo responsabile della mente umana.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine e il percorso di vita di Pitagora?
  2. Pitagora nacque intorno al 570 a.C. sull'isola di Samo e successivamente emigrò nelle colonie della Magna Grecia, dove fondò la sua scuola filosofica a Crotone. Morì intorno al 490 a.C.

  3. Quali sono le caratteristiche principali della scuola pitagorica?
  4. La scuola pitagorica era un centro culturale e religioso che ammetteva anche donne e stranieri. Gli studenti iniziavano come acusmatici, ascoltando gli insegnamenti di base, e progredivano a matematici, acquisendo conoscenze filosofiche.

  5. Qual è la visione di Pitagora sull'anima e il corpo?
  6. Pitagora credeva che l'anima fosse divina e immortale, mentre il corpo era mortale e una prigione per l'anima. L'anima doveva purificarsi dai desideri materiali e elevarsi intellettualmente per liberarsi.

  7. Come i pitagorici interpretano l'universo e i numeri?
  8. I pitagorici vedevano l'universo come un sistema armonico ordinato matematicamente, dove il numero era la sostanza di tutte le cose. I numeri erano divisi in pari e dispari, con significati opposti e rappresentavano principi cosmici.

  9. Quali sono le scoperte cosmologiche e scientifiche dei pitagorici?
  10. I pitagorici credevano che i corpi celesti fossero sferici e che la Terra non fosse al centro del cosmo. Filolao propose un fuoco centrale, mentre Aristarco di Samo sviluppò la teoria eliocentrica. Alcmeone identificò il cervello come sede della mente.

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