Concetti Chiave
- Pitagora fondò una scuola a Crotone, Italia, basata sulla filosofia che i numeri sono il principio di tutte le cose e il mondo è misurabile.
- I numeri erano considerati realtà tangibili, con proprietà specifiche: il numero 1 era "Parimpari" e il 10 era visto come il numero perfetto.
- La giustizia era associata ai numeri 4 e 9, riflettendo l'idea di uguaglianza attraverso calcoli matematici.
- Pitagora introdusse la dottrina della metempsicosi, secondo cui l'anima si reincarna in nuovi corpi a causa di una colpa originaria.
- I numeri pari e dispari avevano caratteristiche distinte, con quelli dispari considerati più perfetti per il predominio dell'elemento determinato.
Pitagora e i pitagorici
Pitagora nacque a Samo,poi passò in Italia,a Crotone dove fondò una scuola,quella dei pitagorici. Egli considera la ragione un elemento indispensabile per individuare la verità delle cose,ma la sua filosofia considera il principio di tutte le cose i numeri. Essi sono in ogni cosa e il mondo è tutto misurabile. Inoltre,all'epoca la musica aveva un'importanza non indifferente e i principi fondamentali della musica si basano su principi matematici.
Spinti dall'euforia iniziarono a cercare anche corrispondenze inesistenti. La giustizia venne considerata uguaglianza e coincideva con i numeri 4 o 9 poichè 2x2 e 3x3. Per noi il numero è pura astrazione,per loro era un qualcosa di reale. I numeri derivano da un elemento indeterminato e uno determinato. L'1 non era nè pari,nè dispari e quindi venne definito Parimpari.Lo 0 rimase sconosciuto,mentre il 10 era il numero perfetto,nasce così il sistema decimale e la tavola dei 10 supremi contrari che riassume tutte le contrarietà.
Nei numeri pari predominava l'elemento indeterminato e questi erano i meno perfetti, e nei numeri dispari predominava l'elemento determinato ed erano i più perfetti. Il numero è ordine,in greco kosmos,ed è perfettamente penetrabile dalla ragione. I cieli dell'universo secondo numero e armonia producono una celeste musica di sfere. Egli fu il primo a sostenere la dottrina della metempsicosi che afferma che l'anima per una colpa originaria si reincarna in nuovi corpi(anche animali).