Concetti Chiave
- I pitagorici seguivano regole come la comunione dei beni e il vegetarianismo per la metempsicosi, credendo che l'anima potesse reincarnarsi anche negli animali.
- Pitagora e i suoi seguaci studiavano la musica per la sua connessione con le relazioni numeriche, esaminando come la lunghezza delle corde influenzasse i suoni prodotti.
- L'armonia dell'universo era vista come onnipresente e immutabile, qualcosa che l'uomo non poteva controllare, ma che rifletteva la sinfonia del corpo umano.
- La musica era fondamentale per i pitagorici, con melodia e armonia che producevano piacere solo se seguivano un ordine preciso.
- Filolao definiva l'armonia come "unità del molteplice composto e la concordanza delle discordanze", sottolineando l'importanza dell'ordine.
La sapienza di Pitagora
Essi vedevano Pitagora come un depositario di sapienza, e quindi avevano la tendenza ad ascoltare anche le regole più assurde come la comunione di tutti i beni, l’astinenza e l’obbligo ad essere vegetariani secondo il processo di metenzicosi: l’anima appare come la parte vitale del corpo quindi era infelice perché è stata divisa per sempre dal suo corpo e dunque può ritornare sulla terra attraverso la reincarnazione anche negli animali.
L'importanza della musica
I pitagorici studiavano anche la musica perché era riportabile in relazioni numeriche, tra la lunghezza delle corde e il suono che esse vanno a produrre. Non sappiamo cosa sia il silenzio perché siamo immersi nell’armonia dell’universo, armonia che era intesa anche nell’essere umano come sinfonia nel corpo, divino per i pitagorici rappresentava qualcosa di immutabile e perfetta, l’uomo non può controllarla perché al di là delle sue forze.
La musica costituiva un ruolo importante perché la melodia, intesa come successione di note, e l’armonia, ovvero esecuzione contemporanea di suoni, producono un risultato piacevole solo se seguono un ordine determinato. Per Filolao in particolare, l’armonia viene definita come “unità del molteplice composto e la concordanza delle discordanze”.