Concetti Chiave
- Pitagora vedeva la matematica come un mezzo per definire la realtà attraverso numeri interi e frazioni, collegando a essa geometria e calcolo.
- La filosofia pitagorica era dualistica, con il numero come simbolo centrale per rappresentare concetti della realtà.
- I pitagorici consideravano la matematica una scienza, sviluppando concetti fondamentali come quantità, punto, linea, superficie, angolo e corpo.
- La scoperta dei numeri irrazionali, non rappresentabili come frazioni, causò una crisi nella loro filosofia, nota come crisi dei numeri irrazionali.
- I numeri avevano significati simbolici: quattro rappresentava la giustizia, mentre dieci era la somma dei numeri.
La matematica secondo Pitagora
La matematica per Pitagora rappresentava lo strumento di definizione della realtà in numero interi o frazioni, a questa disciplina venivano poi collegate anche la geometria e il calcolo. La filosofia pitagorica è dualistica e il simbolo è il numero, ogni concetto della realtà viene infatti da lui incarnato in numeri, attribuita a lui è infatti la frase: “la realtà è definibile in reazioni numeriche”.
Lui e i suoi studenti credono che la matematica sia una vera e propria scienza quindi elaborano gli elementi fondamentali come la quantità, il punto, la linea, la superfice, l’angolo e il corpo.La scoperta dei numeri irrazionali
Successivamente scoprirono i numeri irrazionali, i quali non si possono rappresentare logicamente attraverso una frazione, la forma di dualismo tra limitato [dispari] e illimitato [pari] viene presentato tramite il principio di armonia universale: se pari, il numero sta due volte a sinistra e tre a destra. Questa scoperta modificò la loro intera filosofia, creando una crisi nei pitagorici, che viene definita crisi dei numeri irrazionali, questo li portò a studiare ed approfondire la matematica:
- Quattro è il numero della giustizia, numerare meriti uguali con uguali compensi, colpe uguali e pene uguali;
- Dieci rappresenta la somma dei numeri.