Concetti Chiave
- Pitagora attribuisce una connotazione morale ai numeri, considerando il dispari positivo e il pari negativo.
- Il numero pari rappresenta instabilità e conflitto, poiché è visto come una contrapposizione di forze uguali che non trovano equilibrio.
- Il numero dispari è considerato sanificatore, portatore di stabilità ed equilibrio, con una funzione positiva.
- Pitagora contrappone il pari come illimitato e incompiuto al dispari, che è limitato, terminato e quindi positivo.
- Per i greci, il limite è associato all'ordine e alla razionalità, mentre l'illimitato rappresenta disordine e irrazionalità.
Indice
La visione di Pitagora sui numeri
Un tema molto importante per quanto riguarda la teoria dei numeri di Pitagora è la distinzione che fa tra numeri pari e numeri dispari. Per Pitagora c'è una connotazione morale di questi termini. Ci sono due aspetti, uno positivo e l'altro negativo.
Il significato del numero pari
Per Pitagora era il dispari quello positivo, dal momento che per lui il numero pari viene visto come la contrapposizione di una serie di forze, che tendono a prevalere a momenti alterni le une sulle altre, ma che per la parità delle forze non riescono a predominare. Quindi questa contrapposizione di forze uguali richiede una soluzione, è una continua ricerca di equilibrio che non c’è. Il pari quindi rappresenta l'instabilità, il conflitto, lo squilibrio. Anche in questo caso appare la contrapposizione di opposti che abbiamo già riscontrato analizzando quella che era la visione di Anassimandro. Ciò accade perché vedere la realtà in termini di opposizione era per il pensiero greco un tratto tipico. In poche parole, la realtà viene quindi percepita come qualcosa in lotta, che però necessita una soluzione. Il pari è quindi sintomo dello squilibrio ed è il numero dispari a fornire equilibrio, stabilità. Ha quindi funzione sanificatrice, ed è un numero positivo. Pitagora spiega la contrapposizione pari dispari nella contrapposizione tra illimitato e limitato.
Il concetto di limite e infinito
Il pari è un’entità illimitata, perché la situazione è aperta, ovvero non terminata, non compiuta dal momento che non è presente alcun limite. L'infinito è difettoso, poiché richiede un equilibrio che non riesce a darsi. Al contrario, il dispari è un’entità limitata, quindi terminata e compiuta, ed è positiva poiché pone un limite, ristabilisce quella situazione di conflitto. Quindi la situazione negativa è quella dell’infinito, ed è una concezione diversa da quella di Anassimandro. Per i greci la positività è data dal limite, che è associato all’idea di equilibrio, forma, chiarezza e ordine. Nel disordine si ha casualità, eccezioni, imprevedibilità, quindi non c'è sicurezza e razionalità. I greci hanno celebrato questa esigenza dell’ordine, dell'ordine mentale, ed è una sicurezza che si ha quando la realtà intorno a noi appare ordinata, quindi quando è sotto il controllo della ragione. Questa vittoria dell’ordine sul disordine è la stessa della razionalità sull’irrazionalità, del limite sull’illimitato.
Domande da interrogazione
- Qual è la distinzione tra numeri pari e dispari secondo Pitagora?
- Come viene percepita la realtà secondo la visione di Pitagora?
- Perché i greci celebravano l'ordine e il limite?
Per Pitagora, i numeri dispari sono positivi poiché rappresentano equilibrio e stabilità, mentre i numeri pari sono visti come simboli di instabilità e conflitto, richiedendo una soluzione per il loro squilibrio.
La realtà è percepita come una lotta tra opposti, dove il pari rappresenta l'illimitato e il disordine, mentre il dispari rappresenta il limitato, l'ordine e la razionalità.
I greci celebravano l'ordine e il limite perché associati all'equilibrio, alla chiarezza e alla sicurezza, contrastando il disordine e l'irrazionalità dell'illimitato.