Concetti Chiave
- Eraclito, nato a Efeso intorno al 540 a.C., è noto per la sua opera enigmatica "Intorno alla natura".
- La sua filosofia distingue tra "svegli" e "dormienti", con i primi identificati come filosofi capaci di cogliere l'essenza delle cose.
- Gli "svegli" rappresentano una minoranza conoscitiva rispetto alla maggioranza dei "dormienti", che vivono in un'illusione.
- Questa distinzione tra filosofi e non filosofi è stata interpretata sia in chiave sociologica che puramente filosofica.
- Eraclito e Pitagora condividono l'idea che la superiorità sociale dipenda dal sapere piuttosto che dalla nobiltà o ricchezza.
Indice
La vita di Eraclito
Eraclito, è nato intorno al 540 ad Efeso (nell’attuale Turchia), ed è vissuto circa 70 anni. Della sua biografia sappiamo davvero poco. Il suo periodo di celebrità avvenne durante il 5 secolo, l'epoca d'oro per la cultura e scrisse un’opera in prosa, Intorno alla natura, costituita da aforismi e giudizi brevi e diretti, che hanno un carattere piuttosto misterioso ed enigmatico, motivo per cui egli venne affidato l’appellativo di “oscuro”.
La concezione aristocratica di Eraclito
Eraclito era aristocratico di famiglia e aveva maturato una concezione aristocratica della vita e della società, tale per cui secondo lui, la società era divisa in svegli e dormienti, dove gli svegli costituivano una minoranza mentre i dormienti la maggioranza.
La distinzione tra svegli e dormienti
Gli svegli sono coloro che conoscono secondo verità, quindi i filosofi, che sanno andare al di là delle apparenze e riescono a cogliere l’essenza delle cose, mentre i dormienti, sono i non filosofi, che secondo lui vivono come in un sogno illusorio, dal momento che non sono capaci ad andare al di là della facciata. Alcuni studiosi hanno identificato questa distinzione con la contrapposizione tra popolo e aristocratici, mentre altri, l'hanno analizzato dal punto di vista filosofico e non sociologico, vedendolo come semplice contrasto tra filosofi e non filosofi. Questa divisione richiama un po’ quella di Pitagora sulla superiorità sociale dei sapienti. C’è quindi un importante aspetto da sottolineare, cioè che Pitagora ed Eraclito, nonostante fossero lontani, (Pitagora in Calabria e lui in Asia minore), nella cultura greca c'era comunque questa consapevolezza, ovvero che la superiorità sociale derivasse dal sapere piuttosto che dalla nobiltà o dalla ricchezza, come accadeva invece in tutte le altre culture.