Concetti Chiave
- Eraclito riprende la teoria di Anassimandro sulla lotta degli opposti, ma propone che questa lotta apparente nasconde un ordine profondo.
- Per Eraclito, il logos rappresenta la ragione che unifica e dà senso al conflitto eterno degli opposti, visibile solo a chi è "sveglio".
- Gli opposti sono interdipendenti e non possono esistere l'uno senza l'altro, creando un equilibrio attraverso il loro conflitto.
- La visione di Eraclito suggerisce che ciò che sembra caos è in realtà governato da un'intelligenza razionale e divina.
- L'armonia del mondo, secondo Eraclito, risiede nel mantenimento della lotta tra opposti, piuttosto che nella loro pacificazione.
La lotta degli opposti
Con Eraclito, viene ripresa la teoria di Anassimandro riguardante la lotta degli opposti, che riappare anche in questo caso dal momento che egli afferma che questo cambiamento comune è determinato da questa perenne lotta. Nel caso di Anassimandro, gli opposti sono in continua lotta tra di loro ma non c'è soluzione, non c'è equilibrio, mentre nel caso di Eraclito la soluzione c’è, ma in apparenza per i dormienti non esiste, al contrario di come la pensavano Anassimandro e Pitagora.
La concezione di Eraclito rispetto alla loro è ancora più drammatica perché in apparenza per i dormienti l'eterna lotta tra gli opposti non ha fine.Il logos e la visione degli svegli
Se però da un lato la grande confusione del mondo riguarda solo i dormenti, dall’altro lato gli svegli vedono qualcosa di diverso, di positivo, che i dormienti non riescono a vedere: il logos (ragione). In molti ritenevano che un opposto potesse esistere senza l'altro (ad esempio il bene senza il male), ma Eraclito, afferma che dal punto di vista filosofico, questa concezione è un’illusione, dal momento che la legge del mondo si basa proprio sulla stretta unione dei contrari, che, in quanto opposti lotta tra loro, ma allo stesso tempo non possono stare l'uno senza l'altro, dal momento che vivono solo l'uno in virtù dell’altro. Sotto l’apparente lotta, disordine e irrazionalità, in realtà, sulla base del fatto che un opposto non può esistere indipendentemente dall'altro, c'è un profondo ordine che unifica tutto e che determina il motivo e il modo in cui gli eventi si presentano. Quindi, dove i dormienti vedono solo caos, disordine e lotta, gli svegli vedono l'intelligenza, l'armonia, la sintesi. Per loro c'è una profonda intelligenza che regge tutto. Ciò implica una speranza che gli eventi caotici e imprevedibili del mondo in realtà non siano tali, ma che tutto avviene secondo una precisa razionalità. Il logos è quindi una forza divina, che controlla e determina tutto, nulla escluso, ma che è comprensibile solo dopo profondi studi teologici e filosofici.
L'armonia nel conflitto
La legge dell’unità degli opposti porta Eraclito a ritenere che l'armonia del mondo non si basi sulla pacificazione dei contrari, ma nel mantenimento del conflitto. La vita è quindi lotta e opposizione, e la sua armonia risiede proprio in questo fatto. Il mondo è quindi pòlemos (guerra), tra elementi in continua opposizione gli uni agli altri. I dormienti quindi, che non indagano a fondo le cose, restano esclusi dalla comprensione della legge del tutto, del logos.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Eraclito riguardo alla lotta degli opposti?
- Come si differenzia la visione di Eraclito da quella di Anassimandro e Pitagora?
- Cosa rappresenta il logos secondo Eraclito?
- Qual è il ruolo del pòlemos nella filosofia di Eraclito?
Eraclito ritiene che la lotta degli opposti non sia solo un conflitto senza soluzione, ma che esista un ordine profondo e un logos che unifica tutto, visibile solo agli "svegli".
A differenza di Anassimandro e Pitagora, Eraclito vede una soluzione nella lotta degli opposti, percepibile solo dagli "svegli", mentre per i "dormienti" appare come un conflitto eterno senza fine.
Il logos è una forza divina che controlla e determina tutto, comprensibile solo attraverso studi teologici e filosofici profondi, e rappresenta l'ordine e l'armonia nascosti dietro l'apparente caos.
Il pòlemos, o guerra, è essenziale nella filosofia di Eraclito, poiché rappresenta la continua opposizione tra elementi, che è la base dell'armonia e dell'ordine del mondo.