Concetti Chiave
- Eraclito, filosofo di Efeso, visse in isolamento criticando i costumi sociali e morì di idropisia nel 480 a.C.
- Distinse tra il "filosofo" (sveglio, riflessivo) e l'"uomo comune" (dormiente, inconsapevole).
- Fu il filosofo del divenire, sostenendo che tutto è in perenne flusso e cambiamento.
- Considerava il fuoco come l'archè, l'elemento primario in continua trasformazione.
- Sviluppò una teoria dei contrari, dove l'armonia deriva dal conflitto perpetuo tra opposti, regolato dal logos.
Eraclito, filosofia greca antica
Eraclito (550-480 a.C.) nacque in una famiglia nobile ad Efeso, colonia ateniese che si trova sulle coste dell’Asia minore (attuale Turchia).
Le narrazioni leggendarie sostengono che egli fosse un uomo superbo, altero, chiuso e che criticasse i costumi, perciò non prese mai parte attiva alla politica e alla vita sociale. Visse in isolamento al tempio di Artemide, decidendo così di uscire definitivamente dal sistema sociale; durante il suo autoesilio Eraclito si cibò di erbe, morendo così nel 480 a.C.
Eraclito distingueva principalmente due tipi di uomini: -filosofo (sveglio)
-uomo comune (dormiente)
Gli uomini appartenenti alla categoria del “filosofo” sono uomini svegli, capaci di interrogarsi, di chiedersi il perché delle cose, essi vanno oltre l’immediata apparenza e riflettono in solitudine. Gli uomini appartenenti alla categoria dell’ “uomo comune” sono uomini dormienti, in uno stato di incoscienza e non usano il proprio intelletto.
Eraclito fu il filosofo del divenire (“panta rei” ossia “tutto scorre”), egli sosteneva che la forma dell’essere fosse il divenire. Nella concezione eraclitea, il mondo è un flusso perenne e tutto è infinitamente continuo, niente è statico in natura. In un frammento di un’opera si può leggere :”Non è possibile discendere due volte nello stesso fiume, né toccare due volte una sostanza mortale nello stesso stato, per la velocità del movimento, tutto si disperde e si ricompone di nuovo, tutto viene e va”.
Secondo Eraclito, l’archè, ossia il principio primo, è il fuoco, il quale è l’elemento mobile e distruttore per eccellenza e rappresenta il cosmo, in quanto è energia in continua trasformazione. Nella sua visione, Eraclito sosteneva una teoria dei contrari, secondo la quale il mondo è un immenso teatro di conflitti, di opposizioni; queste opposizioni sono necessarie e ineliminabili, l’armonia è data dal contrasto degli opposti, ma nessuno dei due contrari vince sull’altro, l’armonia è dinamica ed è data dal mantenimento del conflitto. Eraclito traduce l’inscindibilità dei contrari con il termine logos, il fuoco è il principio fisico che costituisce le cose, mentre il logos è la legge universale che le governa.
Domande da interrogazione
- Qual è la distinzione principale che Eraclito fa tra i tipi di uomini?
- Qual è il principio primo secondo Eraclito e cosa rappresenta?
- Come Eraclito concepisce l'armonia nel mondo?
Eraclito distingue tra "filosofo" e "uomo comune". I filosofi sono svegli e riflessivi, mentre gli uomini comuni sono dormienti e non usano il proprio intelletto.
L'archè per Eraclito è il fuoco, che rappresenta il cosmo come energia in continua trasformazione e simbolizza il divenire.
Eraclito vede l'armonia come il risultato del contrasto tra opposti, dove nessuno prevale sull'altro, creando un equilibrio dinamico.