Mongo95
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Epicuro vede il dolore in contrasto con il fine ultimo dell'uomo, che è il piacere, e come qualcosa da evitare.
  • Il dolore serve da guida per la volontà, indicando chiaramente cosa evitare e aiutando a definire le scelte.
  • La saggezza pratica deve calcolare i limiti del piacere per evitare che si trasformi in dolore, come nel caso del cibo.
  • Il piacere è definito come l'eliminazione del dolore, evidenziando la sua funzione chiarificatrice.
  • Il dolore aiuta a determinare cosa è etico, con il bene morale rappresentato dall'assenza di dolore fisico e morale.

La funzione del dolore

Si può rilevare la molteplice funzione del dolore in Epicuro, che si esplicita in sei punti essenziali:
i. Dolore e teleologia. Il dolore appartiene in negativo al fine dell’uomo. Nel senso che il telos è il piacere, ma se è tale allora per contrappunto il dolore è ciò che si deve fuggire.
ii. Il rapporto tra dolore e volontà. Il dolore rappresenta un criterio evidente di scelta, e permette un discernimento volitivo. Ovvero il dolore rappresenta un’indicazione netta per la mia volontà.

Perché mi dice ciò che devo fuggire, dà senso alla nostra libertà e volontà, le insedia dicendo cosa non si deve fare. Così come il piacere mi indica cosa è da ricercarsi.
iii. Il rapporto tra dolore e saggezza pratica (phronesis). La visione pratica della ragione dovrà calcolare il limite estremo a cui può pervenire il piacere, pena il suo convertirsi in dolore. L’esempio immediato è quello del mangiare, un piacere naturale e necessario, mentre il mangiar bene è un piacere legittimo ma non necessario, e ancora l’ingozzarsi determinerà piuttosto un dispiacere.
iv. Il dolore permette di definire il piacere. Infatti il piacere è eliminazione del dolore.
v. Dolore ed etica. Il dolore ci indica anche che cosa è davvero etico, virtuoso. Il bene morale sono aponia e atarassia. La prima è l’assenza di dolore fisico; la seconda, più complessa e complicata, è l’assenza di dolore morale, turbamento dell’anima. Si è raggiunto il bene morale quanto conseguo entrambe queste dimensioni.
vi. Dolore e dimensione farmaceutica. Il dolore è il male a cui la filosofia deve fornire il farmaco, facendosi diagnostica e terapeutica.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community