Concetti Chiave
- L'uomo è composto da atomi materiali, e la morte è la dissoluzione di questi, eliminando il timore di essa.
- Il tetrafarmaco è un processo terapeutico che include diagnosi e cura dei mali, basato su quattro concetti chiave.
- La paura degli dei e della vita dopo la morte si cura comprendendo che gli dei non influenzano le vicende umane.
- La paura della morte scompare riconoscendo che essa è solo assenza di sensazione, quindi non esiste per noi.
- Il dolore fisico è gestibile: lieve è sopportabile, acuto è breve, e se acutissimo porta alla morte.
La natura dell'uomo e la morte
L’uomo è costituivo da atomi materiali, pertanto la morte non è altro che la dissoluzione di questi comporti e della sensibilità dell’uomo. Il timore dunque non ha senso. Gustare il piacere quando c’è, non temere il dolore.
Il tetrafarmaco e la guarigione
È centrale la concezione del tetrafarmaco, cioè tutto il processo e i mezzi per la guarigione dal dolore. Si ha la diagnosi, che individua i mali; poi la terapia, che i mali li cura.
I quattro mali e le terapie
Il primo dei mali/dolori individuati è la paura degli dei e della vita dopo la morte, che provoca turbamento; la cui terapia è la consapevolezza che gli dei sono perfetti e per non contaminare la loro natura divina non si interessano delle vicende umane, quindi da loro né premi né punizioni. Il secondo dei mali è la paura della morte, la cui terapia è la consapevolezza che la morte per noi non “esiste”, in quanto assenza di sensazione. Il terzo dolore è la mancanza del piacere, ovvero l’infelicità; la cui terapia è il fato che il piacere è sempre a disposizione, in quanto con il calcolo dei bisogni reali da soddisfare lo raggiungeremo sempre, come detrazione del dolore. Quarto e ultimo è il dolore fisico, curabile in tre movimenti, in quanto se è lieve è sopportabile, se è acuto è breve, se acutissimo la porta la morte. La tecnica del quadrifarmaco di Epicuro è la tecnica per vivere piacevolmente.