Concetti Chiave
- L'impero romano, in crisi di valori, si avvicina alle dottrine orientali per la loro spiritualità e trascendenza.
- L'uomo possiede un'anima che lo collega al divino, necessitando di un processo di elevazione verso l'uno.
- Il percorso di elevazione include virtù civili, arte, amore ed estasi come tappe fondamentali.
- Contrariamente a Platone, l'arte non è vista come mera copia, ma come evocazione di idee astratte e divine.
- L'estasi rappresenta il massimo misticismo, dove l'uomo esce da sé per contemplare l'uno e accogliere la trascendenza.
Indice
Influenza delle dottrine orientali
Roma è molto sensibile rispetto alle dottrine orientali perché questa ha bisogno di misticismo; infatti tutte queste teorie avevano bisogno di trascendenza, di spiritualità.
Crisi dei valori nell'impero romano
L’impero romano si trova in prossimità alla crisi dei valori, perché è molto vasto, sta quindi via via crollando e si sta avvicinando alle dottrine orientali che avevano la spiritualità che mancava a loro.
L’emanazione va da Uno a tutto, ma anche l’uomo ha dentro di se qualcosa di divino: l’anima (come Platone l’uomo ha bisogno di elevarsi).
Processo di elevazione dell'uomo
A ciò corrisponde quindi un processo di elevazione dell’uomo verso l’uno e ciò avviene a partire da diversi gradi:
-le virtù civili -> l’arte ->l’amore ->l’estasi (che rappresenta l’apice).
La visione dell'arte
La visione dell'arte
L’arte era vista negativamente da Platone, invece loro la considerano non un processo di copia, non conta il risultato, ma l’idea che vuole catturare ed evocare,e questo è un atto mentale che implica un nostro sforzo verso un concetto che è astratto, ma non riproduciamo qualcosa che abbiamo visto, ma qualcosa che abbiamo immaginato, simile ad una divinità. I sentimenti, l’amore ci elevano. L’estasi, significa uscire fuori da se stessi, per accogliere la trascendenza, per riunirsi all’uno, è il momento di massimo misticismo, che significa l’uomo che contempla l’uno.