Concetti Chiave
- Il linguaggio arcaico confonde spesso la parola con la realtà, attribuendole un carattere di obiettività e stabilità simile al mondo delle cose.
- Le parole nel linguaggio arcaico sono viste come atti magico-religiosi, dotate di potenza e forza, influenzando profondamente le culture successive.
- Con lo sviluppo della società greca, il linguaggio arcaico si evolve, soprattutto grazie alla diffusione della scrittura e della pòlis.
- L'uso pubblico della parola nelle assemblee e nei tribunali contribuisce a modernizzare il linguaggio, arricchendo il lessico e le strutture concettuali.
- Questa evoluzione porta a una maggiore consapevolezza delle regole grammaticali e logico-sintattiche, facilitando l'elaborazione di concetti scientifici e filosofici.
La confusione tra la parola e la realtà
In tale linguaggio permane, poi, una confusione fra la parola e la realtà. La parola, infatti, non solo si presenta come indipendente dall’arbitrio dell’uomo, perché ha dei caratteri di obiettività e di stabilità che sono peculiari del mondo delle cose, ma è anche espressione della realtà nascosta delle cose, che proprio grazie alla parola può essere portata alla luce.
La parola inoltre è concepita in termini magico - religiosi, in quanto è un atto dotato di efficacia. Nell’azione magica, nell’attività degli indovini o degli oracoli, la parola si presenta infatti immediatamente come azione, cioè come potenza, forza. Questo è uno dei connotati fondamentali del linguaggio arcaico, che lascerà tracce profonde anche nella cultura di epoche successive.
L’evoluzione del linguaggio arcaico
Il linguaggio arcaico si evolve lentamente, grazie allo sviluppo della società greca, in particolare con la diffusione della scrittura e con lo sviluppo della pòlis, nella quale in misura crescente tende ad affermarsi un uso pubblico della parola nelle assemblee, nei tribunali, nel mercato. Ne conseguirà una graduale modernizzazione del linguaggio, che produrrà un arricchimento del patrimonio lessicale e delle strutture concettuali e favorirà — col tempo — una crescente consapevolezza delle regole grammaticali e logico-sintattiche del discorso e del pensiero. Essa permetterà così la graduale acquisizione di termini aventi un significato generale e porrà le basi logico-linguistiche per una elaborazione di concetti scientifici e filosofici.