Concetti Chiave
- Socrate, filosofo ateniese, credeva che il dialogo fosse il mezzo migliore per trasmettere il suo messaggio, anziché la scrittura.
- La sua filosofia si concentrava sull'importanza dell'anima (psiché) come essenza dell'uomo, sottolineando la necessità di prendersi cura di essa.
- Socrate considerava la virtù come conoscenza, e il vizio come mancanza di essa, sostenendo che nessuno pecca volontariamente.
- Promuoveva l'autodominio come forma di libertà e identificava la vera felicità con la virtù e la cura dell'anima.
- La teologia socratica vedeva Dio come intelligenza e Provvidenza, e l'esistenza di un demone che guidava le sue azioni.
Indice
La vita di Socrate
Socrate nacque ad Atene nel 470 a.C. E morì nel 388 a.C. In seguito ad una condanna per Empietà, fu accusato di non credere agli dei e di corrompere i giovani.
Il messaggio di Socrate
Socrate non scrisse nulla, perché riteneva che il suo messaggio non potesse essere comunicato attraverso la scrittura, ma attraverso la parola, il dialogo. Ma oggi conosciamo Socrate grazie alle testimonianze dei sui discepoli.
L'essenza dell'uomo secondo Socrate
Socrate concentrò la sua attenzione all'uomo. E alla domanda cosa è l'uomo, Socrate risponde che: “l'uomo è la sua anima”. E per anima (psiché), Socrate intende l'io consapevole. Quindi se l'essenza dell'uomo è la sua anima, curare se stessi significa curare la propria anima, e sostiene che si deve insegnare agli uomini la cura della propria anima grazie al compito dell'educatore.
Virtù e conoscenza
I Greci chiamavano areté quello che noi oggi chiamiamo virtù, ed intendevano con questo termine tutto ciò che rende buono e perfetto qualcosa. Per Socrate la virtù, quindi, consiste nella conoscenza e nella scienza, diversamente dal vizio, che invece è la privazione della conoscenza e della scienza.
Intellettualismo e libertà
Altro punto fondamentale del pensiero socratico è “l'intellettualismo socratico” cioè nessuno pecca volontariamente e chi lo fa, lo fa per ignoranza del vero bene.
Per il filosofo concetto importante è la libertà dell'uomo che consiste nell'autodominio. Infatti l'uomo veramente libero è colui che sa dominare i propri istinti. Il saggio è colui che cerca di avere bisogno di pochissime cose, mentre l'eroe è chi sa dominare i propri stati interiori.
Felicità e teologia socratica
Secondo Socrate chi è virtuoso, è felice. La felicità non deriva dalle cose esteriori, bensì dall'anima, quindi l'uomo è il vero artefice della propria felicità.
Teologia socratica: il Dio di Socrate, è intelligenza, è attività ordinatrice e Provvidenza.
→ demone: entità divina che “sussurrava” a Socrate cosa doveva e non doveva fare.
Domande da interrogazione
- Qual è il messaggio principale di Socrate riguardo alla comunicazione delle sue idee?
- Come definisce Socrate l'essenza dell'uomo?
- In che modo Socrate collega virtù e felicità?
Socrate credeva che il suo messaggio non potesse essere comunicato attraverso la scrittura, ma solo attraverso la parola e il dialogo, come testimoniato dai suoi discepoli.
Socrate definisce l'essenza dell'uomo come la sua anima, intesa come l'io consapevole, e sostiene che curare se stessi significa curare la propria anima.
Socrate afferma che la virtù consiste nella conoscenza e che chi è virtuoso è felice, poiché la felicità deriva dall'anima e non dalle cose esteriori.