Concetti Chiave
- Democrito sviluppa una concezione materialistica e meccanicistica della realtà, spiegando il divenire attraverso il movimento di corpi materiali senza ricorrere a cause finali intelligenti.
- Rifiuta l'idea di Anassagora della divisibilità infinita, sostenendo che la realtà è composta da atomi, elementi materiali indivisibili e immutabili.
- Gli atomi, eterni e qualitativamente identici, si differenziano solo per aspetti quantitativi come forma, grandezza e posizione.
- Il movimento degli atomi avviene nel vuoto, permettendo la formazione di infiniti aggregati e mondi attraverso l'interazione degli atomi.
- L'atomismo traduce il dualismo di essere e non-essere di Parmenide in termini fisici, integrando i concetti di pieno e vuoto.
Indice
Democrito e la concezione naturalistica
Democrito è contemporaneo di Socrate e Platone, non di Empedocle e Anassagora. Ma a questi ultimi può essere accostato per una comune concezione naturalistica della realtà.
La teoria materialistica e meccanicistica
A lui, comunque, dobbiamo la più organica concezione materialistica e meccanicistica della realtà che la cultura antica abbia prodotto, modello di spiegazione a cui anche in epoche successive ci si è ispirati. La sua teoria è detta
• materialistica perché, secondo Democrito, tutto nella realtà è composto di parti materiali;
• meccanicistica perché il divenire delle cose viene spiegato in base al movimento di corpi, a cause ”efficienti” puramente fisiche, senza ricorrere a cause intelligenti e finali, cioè agli scopi di qualche ”mente” cosmica o divinità.
Anche per Democrito, come per Empedocle e Anassagora, l’universo è composto da una molteplicità di elementi che ne costituiscono la ragione e il fondamento.
Il metodo di scomposizione della realtà
Democrito giunge ad essi attraverso un metodo di scomposizione della realtà. Ma egli ritiene impossibile accettare la tesi (sostenuta da Anassagora) della divisibilità all’infinito delle cose. Se così fosse, se, cioè, la realtà che l’esperienza ci mostra fosse infinitamente divisibile, verrebbe come a dissolversi, divenendo qualcosa di inconsistente: non si capisce, quindi, come da tale fondamento inconsistente possa derivare la realtà delle cose. Occorre perciò giungere alla conclusione razionale che i corpi possono esser divisi solo finché non si giunga ai loro componenti ultimi, cioè a elementi materiali non ulteriormente divisibili.
Gli atomi: indivisibili e immutabili
Questi elementi materiali, non suscettibili di ulteriore scomposizione e
divisione, sono da lui chiamati con un termine che ha avuto un grandissimo successo nel lessico scientifico dell’Occidente: atomoi (indivisibili).
Gli atomi sono infiniti di numero e hanno tutti la stessa natura qualitativa: oltre ad essere materiali, sono eterni e immutabili — caratteristiche, queste ultime, che condividono con l’essere parmenideo. Essi differiscono tra loro solo per alcuni aspetti quantitativi, cioè per la forma (rotonda, spigolosa, ecc.), la grandezza (piccola, media, ecc.), l’ordine (a destra, a sinistra, ecc.) e la posizione (orizzontale, verticale, ecc.).
Il movimento degli atomi e il vuoto
La condizione del movimento degli atomi è lo spazio, il vuoto. Gli atomi si muovono nel vuoto e si muovono perché c’è il vuoto. Dalla combinazione di atomi e vuoto deriva la possibilità che, muovendosi, gli atomi si incontrino e producano — essendo infiniti — infiniti aggregati, infiniti mondi. Anche per l’atomismo il divenire (cioè il nascere e il morire delle cose, il loro aggregarsi e disgregarsi) riguarda i composti e non gli atomi, che, come si è detto, sono immutabili ed eterni.
Atomi e spazio, pieno e vuoto, traducono in termini fisici il dualismo logico e ontologico di essere e non-essere tipico della filosofia di Parmenide, dando luogo all’intreccio di due principi che, invece di escludersi, come nella filosofia eleatica, si integrano e interagiscono.
Domande da interrogazione
- Qual è la concezione di Democrito riguardo alla realtà?
- Come Democrito differisce da Anassagora riguardo alla divisibilità della materia?
- Quali sono le caratteristiche degli atomi secondo Democrito?
- Qual è il ruolo del vuoto nella teoria atomistica di Democrito?
Democrito propone una concezione materialistica e meccanicistica della realtà, dove tutto è composto di parti materiali e il divenire delle cose è spiegato attraverso il movimento di corpi e cause fisiche, senza ricorrere a cause intelligenti o finali.
Democrito ritiene impossibile la divisibilità all'infinito delle cose, sostenendo che la realtà deve essere composta da elementi materiali ultimi, non ulteriormente divisibili, chiamati atomi.
Gli atomi sono infiniti di numero, materiali, eterni e immutabili. Differiscono tra loro per aspetti quantitativi come forma, grandezza, ordine e posizione.
Il vuoto è la condizione del movimento degli atomi, permettendo loro di muoversi e combinarsi per formare infiniti aggregati e mondi, mentre il divenire riguarda solo i composti, non gli atomi stessi.