giorgia.minafo
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Concetti Chiave

  • L'universo aristotelico è diviso in due zone: il mondo terrestre, composto da quattro elementi (acqua, aria, terra, fuoco), e il mondo celeste caratterizzato dall'etere.
  • Il moto naturale dei corpi nel mondo terrestre è rettilineo: i corpi pesanti si muovono verso il basso, mentre quelli leggeri verso l'alto.
  • Il mondo celeste è caratterizzato dall'etere, un quinto elemento che si muove con moto circolare, essendo associato a corpi eterni.
  • L'universo di Aristotele è geocentrico e finito, con la Terra al centro e le sfere celesti che le ruotano attorno.
  • Le sfere cristalline dell'universo sono in tutto 55, e le sfere fisse si muovono insieme senza modificare le distanze reciproche.

Indice

  1. Divisione dell'universo secondo Aristotele
  2. Caratteristiche del mondo celeste
  3. Struttura dell'universo aristotelico

Divisione dell'universo secondo Aristotele

L'universo pensato da Aristotele è diviso in due zone qualitativamente differenti: un mondo terrestre o sublimare e mondo celeste e sopra lunare. Il mondo terrestre è composto da quattro elementi: acqua, aria, terra, fuoco, mentre il mondo celeste ha un quinto elemento.

I quattro elementi sono disposti secondo il loro luogo naturale.

La Terra che è il corpo più pesante tende verso il basso, il fuoco che è l'elemento più legger verso l'alto.

I corpi pesanti tendono a muoversi dall'alto verso il basso, mentre i corpo più leggeri dal basso verso l'alto, quindi sono caratterizzati da un moto rettilineo.

Caratteristiche del mondo celeste

Il mondo celeste è caratterizzato da un quinto elemento perché è formato da corpi eterni.

Quindi introduce un elemento che a differenza degli altri non può muoversi di moto rettilineo, ma di moto circolare perché è un moto circolare, questo elemento è chiamato etere.

I caratteri dell'universo aristotelico

Struttura dell'universo aristotelico

L'universo aristotelico è diviso in due zone qualitativamente differenti: il mondo terrestre e il mondo celeste. E' costituito da 55 sfere cristalline.

E' un universo finito perché la finitezza per i Greci è sinonimo di perfezione. E' unico perché se ci fossero altre terre tenderebbero a raggiungere il loro luogo naturale, di conseguenza sarebbero sempre al centro dell'universo. E' un universo geocentrico perché la Terra si trova al centro e attorno ad essa girano tutte le sfere celesti. E' privo di vuoto, perché anche il vuoto è occupato da aria.

Dopo la sfera del primo mobile vi sono le sfere fisse, così dette perché si muovono tutte insieme e non muta la distanza fra loro.

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