Concetti Chiave
- Aristotele differisce da Platone nel ritenere che non si possa raggiungere una verità assoluta in etica e politica.
- Le scienze polietiche, secondo Aristotele, includono belle arti e mestieri, come il teatro e l'artigianato.
- Aristotele vede le arti come attività pratiche basate sull'esperienza, piuttosto che scienze esatte.
- La poiesis è definita come un'attività creativa e produttiva, distinta dalla conoscenza scientifica.
- Nel Rinascimento, la separazione tra technè e logos si riduce con l'ascesa della borghesia.
Indice
Differenze tra Platone e Aristotele
Platone credeva che si potesse arrivare alla verità assoluta nel campo etico e politico, mentre Aristotele non credeva si potesse trovare una questa verità, non è necessario per lui che i filosofi debbano governare perché per farlo servirebbe solo avere competenze politiche.
Arti e artigianato secondo Aristotele
Con scienze polietiche si intendono le belle arti dedite alla produzione del bello, Aristotele preferiva il teatro in particolare il dramma, include nelle arti anche le professioni manuali come l’artigianato che hanno come scopo la fabbricazione di prodotti.
Trattano di cose possibili perché non si può raggiungere la certezza assoluta, l’artigianato lo fa per esperienza e non per scienza, anche la poesia entra in questa categoria perché si dedica alla scrittura per passione ma non per scienza.
Evoluzione della conoscenza nel tempo
Con poiesis si intende un’attività creativa e produttiva, fino al Rinascimento si considerava una grossa differenza tra technè [conoscenza empirica basata sull’esperienza] e logos [conoscenza scientifica] perché la prima era ritenuta un’attività umile e spregievole, praticata dai poveri. Mentre il logos era conosciuto come un’attività astratta riservata ai nobili, le cose mutarono però con l’arrivo della borghesia e le due conoscenze cominciarono a ricongiungersi.