Concetti Chiave
- Aristotele distingue i suoi scritti in opere acromatiche per l'insegnamento e scritti essoterici per il pubblico.
- Le scienze sono suddivise in pratiche (possibile), teoretiche (necessario) e poietiche (fare e produrre).
- La filosofia per Aristotele nasce dalla meraviglia e curiosità, con le scienze teoretiche come metafisica, fisica e matematica considerate le più importanti.
- Aristotele differisce da Platone credendo che esista solo questo mondo, con le idee come forme delle cose e un focus sull'essere.
- L'essere ha quattro significati per Aristotele: accidente, categorie, vero e potenza e atto.
Gli scritti si dividono in:
- opere acromatiche (destinate all'insegnamento)
- scritti essoterici (destinati al pubblico)
Le scienze si dividono in:
- scienze pratiche (hanno per oggetto il possibile);
- scienze teoretiche (quelle che hanno per oggetto il necessario);
- scienze poietiche (hanno per oggetto il fare, il produrre dell'uomo)
Indice
Filosofia e scienze teoretiche
Per lui la filosofia nasce dalla meraviglia e dalla curiosità, è stato allievo di Platone e aveva un senso enciclopedico del sapere e le scienze teoretiche erano le più importanti.
necessario= ciò di cui non si può pensare il contrario
Scienze teoretiche= la metafisica, la fisica e la matematica
Scienze pratiche= la morale e la politica
Scienze poietiche= le arti, le tecnologie, l'architettura e la poesia
Differenze tra Aristotele e Platone
Tra lui e Platone ci sono delle differenze: per Aristotele esiste solo questo mondo e le idee sono la forma delle cose, inoltre lui è un filosofo dell'essere.
Significati dell'essere secondo Aristotele
Per lui l'essere può avere 4 significati:
- essere come accidente;
- essere come categorie;
- essere come vero;
- essere come potenza e atto.
Essere come accidente= tutto ciò che è accidentale
Essere come vero= una particolarità che c'è sempre
Essere come categorie= le categorie sono concetti generalissimi dell'essere, della realtà, del nostro pensare e del nostro comunicare
Essere come potenza ed atto= la potenza è qualcosa che diventerà qualcos'altro e l'atto è la realizzazione di quella potenzialità