gaiabox
Ominide
2 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Aristotele identifica la felicità come lo scopo ultimo della vita morale, chiamandola eudaimonia.
  • Tutte le azioni umane mirano verso un bene, ma esistono diversi tipi di beni, alcuni fini e altri mezzi.
  • Il "bene supremo" è ciò che viene ricercato per se stesso e non come mezzo per raggiungere altri fini.
  • Diversamente dall'idea platonica, il bene supremo deve essere effettivamente raggiungibile dall'uomo tramite le sue azioni.
  • La felicità è considerata il bene supremo pratico che l'uomo deve perseguire attraverso le sue azioni nella vita.

Indice

  1. La ricerca del bene secondo Aristotele
  2. Distinzione tra i significati di bene
  3. Il bene supremo e la felicità

La ricerca del bene secondo Aristotele

Come già sappiamo, secondo Aristotele lo scopo della vita morale è il raggiungimento della felicità (eudaimonfa). Il filosofo giunge a questa conclusione sulla base dei seguenti argomenti. Egli osserva che tutte le azioni umane hanno come fine un bene (tò agath6n); ma le azioni sono varie e molteplici, e quindi sono molteplici anche i fini o i beni, in vista dei quali le azioni stesse vengono compiute.

Distinzione tra i significati di bene

Aristotele distingue poi tra due significati di "bene". In un primo senso, infatti, definiamo "bene" ciò che viene ricercato in vista di altri beni, e non dunque per se stesso; in questo caso, il bene cui miriamo non rappresenta il vero fine dell'azione, ma solo un mezzo o uno strumento per raggiungere un altro bene. In un secondo senso, diciamo invece "bene" ciò che ricerchiamo per se stesso e non in vista di altro. In questo senso - che è quello più proprio - "bene" è soltanto ciò in vista del quale vengono ricercati tutti gli altri beni, quali mezzi rispetto al fine: Aristotele lo definisce "bene supremo".

Il bene supremo e la felicità

Il bene supremo, tuttavia, diversamente dall'idea del Bene platonica, principio della realtà e dell'intelligibilità delle cose, deve essere qualcosa di effettivamente alla portata dell'uomo, che lo può conseguire mediante le proprie azioni. In altri termini, esso deve essere praticamente raggiungibile. La felicità è il bene supremo pratico cui l'uomo può aspirare nella vita e al cui raggiungimento deve essere orientato il suo agire.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community